Medico del Maggiore alla sbarra per tentata concussione: il pm chiede l'assoluzione

Medico del Maggiore alla sbarra per tentata concussione: il pm chiede l'assoluzione
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NOVARA, E’ stata chiesta l’assoluzione, l'altro pomeriggio in Tribunale a Novara, nei confronti di Mario Policarpo, 47enne dirigente medico del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale Maggiore di Novara, originario di Vercelli, ma residente in città, finito a processo con l’accusa di tentata concussione. Il professionista, da anni attivo al nosocomio novarese, è anche autorizzato a esercitare in regime di ‘intramoenia’ e nello studio di Borgosesia. A chiederne l’assoluzione, lo stesso pm Mario Andrigo: «Ha solo evidenziato ai pazienti tempi più lunghi per gli interventi, in linea con i massimi previsti dalle tabelle dell’ospedale novarese. Non esiste prova, inoltre, di pressioni per spingerli a fare l’intervento da lui in clinica o in studi privati». L’udienza è stata quindi aggiornata al prossimo mese di aprile.

Stando a quanto verificato dai Nas di Torino nel 2011, Nas ascoltati anche in aula, il 47enne avrebbe messo in atto ‘pressioni’ nei pazienti, visitati nel proprio ambulatorio, tentando di convincerli a effettuare gli interventi in regime privatistico alla casa di cura collocata all’interno dello stesso Maggiore. Un modo per bypassare i lunghi tempi d’attesa necessari, invece, per l’intervento pagato dalla mutua e per il quale, spesso, poteva passare anche un intero anno. Il tutto, sempre stando ai Nas, spingendoli a sborsare anche cifre significative, tra i 3 e i 6mila euro. Contestazioni che il medico ha rigettato sin dagli inizi della vicenda e ancora anche l'altro giorno direttamente in aula. Ha sempre sostenuto come l’attività privatistica da lui svolta fosse ai minimi termini e come non ci sia stato alcun tentativo di costringere pazienti ad accettare operazioni non coperte dalla mutua. Ha anche riferito come i tempi d’attesa prospettati ai pazienti fossero quelli corretti.

mo.c.

NOVARA, E’ stata chiesta l’assoluzione, l'altro pomeriggio in Tribunale a Novara, nei confronti di Mario Policarpo, 47enne dirigente medico del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale Maggiore di Novara, originario di Vercelli, ma residente in città, finito a processo con l’accusa di tentata concussione. Il professionista, da anni attivo al nosocomio novarese, è anche autorizzato a esercitare in regime di ‘intramoenia’ e nello studio di Borgosesia. A chiederne l’assoluzione, lo stesso pm Mario Andrigo: «Ha solo evidenziato ai pazienti tempi più lunghi per gli interventi, in linea con i massimi previsti dalle tabelle dell’ospedale novarese. Non esiste prova, inoltre, di pressioni per spingerli a fare l’intervento da lui in clinica o in studi privati». L’udienza è stata quindi aggiornata al prossimo mese di aprile.

Stando a quanto verificato dai Nas di Torino nel 2011, Nas ascoltati anche in aula, il 47enne avrebbe messo in atto ‘pressioni’ nei pazienti, visitati nel proprio ambulatorio, tentando di convincerli a effettuare gli interventi in regime privatistico alla casa di cura collocata all’interno dello stesso Maggiore. Un modo per bypassare i lunghi tempi d’attesa necessari, invece, per l’intervento pagato dalla mutua e per il quale, spesso, poteva passare anche un intero anno. Il tutto, sempre stando ai Nas, spingendoli a sborsare anche cifre significative, tra i 3 e i 6mila euro. Contestazioni che il medico ha rigettato sin dagli inizi della vicenda e ancora anche l'altro giorno direttamente in aula. Ha sempre sostenuto come l’attività privatistica da lui svolta fosse ai minimi termini e come non ci sia stato alcun tentativo di costringere pazienti ad accettare operazioni non coperte dalla mutua. Ha anche riferito come i tempi d’attesa prospettati ai pazienti fossero quelli corretti.

mo.c.

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