Asl Novara, ecco le sfide da affrontare

«Insieme per un’informazione corretta ai cittadini».

Asl Novara, ecco le sfide da affrontare
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Asl Novara, ecco le sfide da affrontare. Il nuovo direttore generale Arabella Fontana: «Insieme per un’informazione corretta ai cittadini».

Asl Novara, ecco le sfide da affrontare

Ieri mattina i vertici dell’Asl Novara, guidati dal nuovo direttore generale Arabella Fontana, si sono insediati. La presentazione è avvenuta nel corso di un incontro con la stampa in cui la dottoressa Fontana ha confermato: «La volontà di collaborare con gli organi di stampa per comunicare e informare i cittadini su cure e, soprattutto, prevenzione. L’informazione - ha proseguito - rappresenta il valore aggiunto per svolgere al meglio il nostro servizio. Per questo rimaniamo a disposizione, con la massima trasparenza e soprattutto per dare risposte concrete ai pazienti. Grazie anche agli organi di stampa intercetteremo i bisogni e le problematiche e potremo dare risposte soddisfacenti».
L’Asl No sarà impegnata su diversi fronti e progettualità, «Soprattutto - ha ripreso la dottoressa Fontana - percorrendo canali preferenziali con i cittadini, puntando sulla prevenzione e mettendo in campo anche riflessioni scientifiche. Abbiamo già un buon rapporto con i media, ma vogliamo implementarlo, perchè siamo convinti che una comunicazione corretta ci porterà a buoni risultati sui temi della salute e della qualità della vita».

Elide Azzan, appassionata del territorio

asl novara Elide Azzan
Elide Azzan

«La mia è una storia prevalentemente ospedaliera - ha spiegato poi il nuovo direttore sanitario Elide Azzan - poi , tre anni fa, ho accettato l’incarico di direttore sanitario dell’Asl di Alessandria, completamente diversa rispetto alla realtà novarese. Dovevo occuparmi di 5 ospedali e 4 distretti».
Di origine friulana, è pronta a buttarsi in questa avventura. Si considera «un’appassionata del territorio, perchè è sul territorio che si deve svolgere il lavoro più grosso. E’da lì che si deve partire e intercetteare i bisogni dei cittadini, cercando, soprattutto, di restituire loro il proprio domicilio. La cronicità, infatti - spiega - è una delle patologie più gravose della nostra Regione e che dobbiamo rendere sempre più vivibili ai nostri pazienti». Senza dimenticare «che Novara ospita un ospedale di un certo rilievo».
Il primo passo da fare, quindi. «Sarà quello di conoscere il più possibile la situazine e contestualizzarla. Per far ciò - conclude il neodirettore sanitario - metto a disposizione tutte le mie competenze, allo scopo di raggiungere traguardi e obiettivi fissati dal direttore generale che stimo molto».

Francesco Arena per l'integrazione tra i settori amministrativo e sanitario

asl novara Francesco Arena
Francesco Arena

La carriera del nuovo direttore amministrativo Francesco Arena parte «da segretario comunale - si presenta - quindi direttore di una casa di riposo di Asti, poi il passaggio alle Asl, prima Asti e poi Alessandria. Negli ultimi sette anni - illustra - ho lavorato all’azienda ospedaliera di Alessandria». Come mai il suo passaggio a Novara? «Ho accettato subito la proposta che mi ha fatto la dottoressa Fontana - spiega - anche se non ho mai intrecciato molti rapporti professionali con questo territorio». Possiamo parlare «di un’avventura che mi affascina, tenendo sempre presente - ricorda - il territorio e soprattutto che deve essere una perfetta integrazione tra il settore amministrativo e quello sanitario».

Le sfide

«Sono quelle poste dalla Regione in sede di nomina - dice Arabella Fontana - in particolare la lotta ai tempi d’attesa, il piano della cronicità e le case della salute, la prevenzione e la trasparenza. Inoltre - prosegue - vorrei puntare l’attenzione sul servizio di Pronto Soccorso e Guardia medica, ma in generale su tutto l’aspetto assistenziale. In quest’anno pensiamo di apportare molte migliorie, soprattutto strutturali, al settore, partendo da una sistemazione migliore per chi deve usufruire di questi servizi. Punteremo cioè su un’ulteriore umanizzazione della logistica, rendendo gli ambienti più accoglienti e confortevoli».
In cantiere, infine, una serie di iniziative per quanto riguarda l’invecchiamento («anche se il Piemonte ha solo il 21 % di anziani over 65 e moltissimi in buona salute»), in collaborazione con l’università, e una lotta alle patologie croniche attraverso la prevenzione. Ultima in ordine di tempo quella contro le broncopneumopatie cronico-ostruttive, in collaborazione con i medici di base, specialisti e il centro di Veruno e alla cura post ospedaliera attraverso le strutture di continuità assistenziale.
Sandro Devecchi

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