Novara calcio, brutto crollo casalingo contro la Ternana

Novara calcio, brutto crollo casalingo contro la Ternana
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Gli azzurri subiscono una pesante sconfitta per 3-0 che complica ulteriormente la strada verso la salvezza

 

Il Novara calcio incassa un pesante 3-0 casalingo contro la Ternana, diretta concorrente nella lotta per non retrocedere, che non aveva mai vinto in trasferta. Un risultato che mette la squadra novarese in una situazione di classifica sempre più complicata alla luce del calendario. Ancora una volta gli azzurri hanno dimostrato forti limiti di tenuta piscologica. Incassato il primo gol sono iniziati i soliti errori in fase realizzativa e sono emersi tutti i limiti in quella difensiva.

La squadra ha sentito molto la paura di sbagliare. Una partita che il Novara calcio aveva incominciato bene creando occasioni, anche se non concretizzate. Al 33’ la Ternana brava a ripartire trova il vantaggio grazie a un colpo di testa di Carretta lasciato libero di colpire in area. La reazione dei padroni di casa non arriva e la Ternana  si fa ancora pericolosa. Nel secondo tempo tra il 13’ e il 15’ arriva poi un miscidale uno-due, con gli umbri che realizzano prima con Favalli e poi ancora con Carretta. Solo l’ingresso di Di Mariano e Seck crea qualche reazione ma è troppo tardi.

 

Il presidente del Novara calcio Massimo De Salvo: «Dobbiamo giocare con meno timore»

 

Il presidente del Novara calcio Massimo De Salvo a fine gara commentando la sconfitta si è detto «preoccupato che non significa rassegnato» per poi aggiungere che «i tifosi hanno ragione a fischiare dopo una sconfitta come questa. Spesso però quando uno è in difficoltà fischiarlo non lo aiuta». In merito a cosa bisogna fare per evitare il peggio, ha risposto: «dobbiamo giocare con meno paura, meno timore. Chi non ci riesce in questo momento starà fuori. I nostri giovani come Di Mariano e Seck sono entrati e hanno dato l’impressione di giocare senza paura. Magari sbagliando, ma devi fare così». Un concetto ribadito anche dall'allenatore Di Carlo: «Il primo responsabile sono io. Devo riuscire  a far capire ai giocatori che la serie B è questa, una categoria dove si lotta fino al 95'. Non bisogna mollare. Bisogna giocare con la mente libera e con coraggio». Già martedì contro il Bari si vedrà se questo concetto è stato capito dalla squadra.

m.d.

 

 

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