Fondazione BpN, 200mila euro natalizi

Fondazione BpN, 200mila euro natalizi
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NOVARA - La Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio ha erogato altri 200mila euro dal sapore natalizio a 84 enti e associazioni ritenuti meritevoli per il loro apporto a lenire sofferenze e povertà soprattutto con uno sguardo alle imminenti festività. «Lo abbiamo fatto un po’ come consuetudine, ma certo convinti  di questi aiuti - dice il presidente BpN Franco Zanetta - dopo un anno ancora molto difficile per tanti cittadini e per le associazioni che si occupano di loro e nonostante che la ripresa economica sia ancora timida. Crediamo  che chi si dedica alle emergenze sociali, al sostegno dei più bisognosi e alla divulgazione della cultura e dell’istruzione vada premiato e che questo nostro gesto  sia il modo migliore di stare accanto alla comunità di riferimento».

Gli enti riceventi sono tutti accomunati quasi tutti dalla appartenenza al mondo del volontariato, compresi gli ambiti parrocchiali. E questa erogazione è la prosecuzione e il coronamento  di un’attività  che dalla costituzione  nel 2002, cioè in  15 anni, ha avuto ricadute in contributi sul territorio  per complessivi 56 milioni 560 mila euro a favore di 7.500 richieste. «Nel corso del 2017 - ha aggiunto Zanetta - sono stati assegnati 1 milione 268mila euro a circa 300 enti e associazioni con prevalenza novarese, ma anche nel Vco, Vercelli ed Alessandrino». Tra i principali interventi nell’anno: 200mila euro alla Fondazione Coccia («La stagione teatrale ci sta dando buone soddiasfazioni»), 270mila euro al “Maggiore” per apparecchaiture diagnostiche, 50 mila euro al Centro esperto Sla della dottoressa Letizia Mazzini («Si sta sperimentando una molecola che potrà essere rivoluzionaria nella cura della malattia degnerativa»), 50mila euro al Comune di Novara («affianchiamo l’ente pubblico nell’avvio di disoccupati a lavori socialmente utili, perché dare occupazione restituisce dignita alla vita di chi è in difficoltà»), 20mila euro alla Fondazione Faraggiana («Nel tempo abbiamo sostenuto il restauro del secondo teatro con circa 500mila euro ed oggi siamo vicini a chi gestisce un’attività che vuol dire anche riqualificare un’area di Novara dove ha riaperto pure un esercizio pubblico che mutua l’antico Caffè Faraggiana»).  

Complessivamente - hanno spiegato alla BpN -, circa il 70% del totale è stato destinato ad attività di natura sociale, il 27% alla sfera culturale, dove ha un peso di rilievo l’istruzione, e il restante 3% a iniziative classificabili come ricreative. «La Fondazione, che svolge la sua attività nelle aree di radicamento storico della Banca Popolare di Novara, oggi compresa nel gruppo Banco Bpm - aggiunge il presidente Zanetta -, intende venire incontro alle esigenze pressanti del territorio e alle richieste di aiuto che le giungono continuamente dai settori più diversi, a causa anche delle ormai sempre più scarse risorse messe a disposizione dalle istituzioni pubbliche. Contineuremo a farlo in sinergia con il nuovo Banco Bpm, nostron unico finanziatore, che nello statuto prevede l’esistenza delle fondazioni a cui rilasciare una quota del 2,5% dell’utile netto». Per il 2018, Zanetta ha buone speranze. Gli utili della banca ci sono e potrebbero essere interessanti. Fra l’altro, la quota destinata a BpN di quel 2,5%,  è indicata nel 13,5%. Se le cose andranno come si stima sulla base degli ultimi dati, Fondazione BpN potrebbe ricevere una quota che varia tra i 500mila euro e il milione di euro. «Ma anche se le cose non andassero così - ha chiuso Zanetta - le politiche della casa, da bravi contadini, ci permettono di dire fin d’ora che il trend 2017 sarà mantenuto anche l’anno prossimo».

Roberto Azzoni

NOVARA - La Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio ha erogato altri 200mila euro dal sapore natalizio a 84 enti e associazioni ritenuti meritevoli per il loro apporto a lenire sofferenze e povertà soprattutto con uno sguardo alle imminenti festività. «Lo abbiamo fatto un po’ come consuetudine, ma certo convinti  di questi aiuti - dice il presidente BpN Franco Zanetta - dopo un anno ancora molto difficile per tanti cittadini e per le associazioni che si occupano di loro e nonostante che la ripresa economica sia ancora timida. Crediamo  che chi si dedica alle emergenze sociali, al sostegno dei più bisognosi e alla divulgazione della cultura e dell’istruzione vada premiato e che questo nostro gesto  sia il modo migliore di stare accanto alla comunità di riferimento».

Gli enti riceventi sono tutti accomunati quasi tutti dalla appartenenza al mondo del volontariato, compresi gli ambiti parrocchiali. E questa erogazione è la prosecuzione e il coronamento  di un’attività  che dalla costituzione  nel 2002, cioè in  15 anni, ha avuto ricadute in contributi sul territorio  per complessivi 56 milioni 560 mila euro a favore di 7.500 richieste. «Nel corso del 2017 - ha aggiunto Zanetta - sono stati assegnati 1 milione 268mila euro a circa 300 enti e associazioni con prevalenza novarese, ma anche nel Vco, Vercelli ed Alessandrino». Tra i principali interventi nell’anno: 200mila euro alla Fondazione Coccia («La stagione teatrale ci sta dando buone soddiasfazioni»), 270mila euro al “Maggiore” per apparecchaiture diagnostiche, 50 mila euro al Centro esperto Sla della dottoressa Letizia Mazzini («Si sta sperimentando una molecola che potrà essere rivoluzionaria nella cura della malattia degnerativa»), 50mila euro al Comune di Novara («affianchiamo l’ente pubblico nell’avvio di disoccupati a lavori socialmente utili, perché dare occupazione restituisce dignita alla vita di chi è in difficoltà»), 20mila euro alla Fondazione Faraggiana («Nel tempo abbiamo sostenuto il restauro del secondo teatro con circa 500mila euro ed oggi siamo vicini a chi gestisce un’attività che vuol dire anche riqualificare un’area di Novara dove ha riaperto pure un esercizio pubblico che mutua l’antico Caffè Faraggiana»).  

Complessivamente - hanno spiegato alla BpN -, circa il 70% del totale è stato destinato ad attività di natura sociale, il 27% alla sfera culturale, dove ha un peso di rilievo l’istruzione, e il restante 3% a iniziative classificabili come ricreative. «La Fondazione, che svolge la sua attività nelle aree di radicamento storico della Banca Popolare di Novara, oggi compresa nel gruppo Banco Bpm - aggiunge il presidente Zanetta -, intende venire incontro alle esigenze pressanti del territorio e alle richieste di aiuto che le giungono continuamente dai settori più diversi, a causa anche delle ormai sempre più scarse risorse messe a disposizione dalle istituzioni pubbliche. Contineuremo a farlo in sinergia con il nuovo Banco Bpm, nostron unico finanziatore, che nello statuto prevede l’esistenza delle fondazioni a cui rilasciare una quota del 2,5% dell’utile netto». Per il 2018, Zanetta ha buone speranze. Gli utili della banca ci sono e potrebbero essere interessanti. Fra l’altro, la quota destinata a BpN di quel 2,5%,  è indicata nel 13,5%. Se le cose andranno come si stima sulla base degli ultimi dati, Fondazione BpN potrebbe ricevere una quota che varia tra i 500mila euro e il milione di euro. «Ma anche se le cose non andassero così - ha chiuso Zanetta - le politiche della casa, da bravi contadini, ci permettono di dire fin d’ora che il trend 2017 sarà mantenuto anche l’anno prossimo».

Roberto Azzoni

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