Teatro Coccia, il Ministero aumenta i contributi per il 2018

Grazie al progetto scritto dall'ex direttrice Renata Rapetti.

Teatro Coccia, il Ministero aumenta i contributi per il 2018
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Teatro Coccia, il Ministero aumenta i contributi per il 2018 grazie al progetto scritto dall'ex direttrice Renata Rapetti.

Teatro Coccia, il Ministero aumenta i contributi per il 2018

Nella serata di giovedì la Fondazione Teatro Coccia ha reso noto che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha aumentato del massimo consentito (5%) il contributo economico per il 2018. Il comunicato sottolinea che “in linea con quanto già accaduto negli ultimi anni, è riconosciuto il valore del progetto triennale del teatro novarese, unico di tradizione della Regione Piemonte, e per il 2018 il contributo ministeriale giunge a 544.579 euro (25.932,35 in più rispetto allo scorso anno)”. Una bella vittoria dopo le paure dei giorni scorsi, ma analizzando la documentazione si scopre che il progetto triennale del teatro novarese, che doveva essere presentato entro il 31 gennaio di quest’anno, è quello stilato e firmato dall’ex direttrice, dimissionaria, Renata Rapetti.

Il progetto scritto dall'ex direttrice Renata Rapetti

Un aspetto non secondario se si pensa alle tante polemiche sulla sua figura emerse negli ultimi mesi. Abbiamo chiesto a Renata Rapetti un commento su questo ennesimo capitolo della vicenda Coccia e inizialmente ha rifiutato di commentare, ma dopo qualche insistenza ha ammesso di «essere particolarmente felice per me, per il Coccia e per i Novaresi».
Il lavoro da lei portato avanti negli anni è stato quindi riconosciuto?
«Questa decisione ministeriale è il riconoscimento di un lavoro portato avanti nel tempo. Un progetto triennale non si improvvisa. Quest’anno sono solo sette i teatri di tradizione che hanno avuto un aumento dei contributi, mentre altri hanno avuto tagli di entità importante»

«Felice per me, per il Coccia e per i Novaresi»

Perché crede che il suo progetto sia stato valutato così positivamente? Inoltre pensa sia una rivincita sulle polemiche?
«Penso che dipenda anche dal fatto che, nello stilarlo, si è prestata attenzione a quanto il Ministero richiede, ad esempio in materia di collaborazioni di livello artistico alto, in Italia e all’estero. Credo poi sia il risultato di tanti anni di crescita. Siamo passati in cinque anni da 220mila euro a 544mila, un’evoluzione che testimonia il lavoro fatto. Al di là delle polemiche, che non voglio commentare, penso che questo riconoscimento sia una grande soddisfazione. Dico soltanto che se si propone la qualità il Ministero ne tiene conto».

Iniziano i colloqui dei candidati alla direzione

Intanto dovrebbero iniziare domani i colloquiche porteranno alla scelta definitiva del nuovo direttore, in sostituzione della dimissionaria Renata Rapetti. La commissione incaricata di rivedere e scremare le 56 candidature arrivate in risposta al bando per la carica avrebbe infatti terminato la prima parte della selezione individuando 9 possibili candidati. Saranno questi ad affrontare i colloqui individuali e se non saranno necessari eventuali altri incontri suppletivi, forse anche prima di Ferragosto potrebbe essere comunicato il nome del prescelto. Da parte della Fondazione Coccia non ci sono comunicazioni ufficiali in merito ma la tempistica dovrebbe essere quella descritta.

Massimo Delzoppo

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