L'interior design italiano in mostra al Castello per i 50 anni dell'Ordine degli Architetti

L'esposizione visitabile fino al 4 novembre. 

L'interior design italiano in mostra al Castello per i 50 anni dell'Ordine degli Architetti
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L'interior design italiano in mostra al Castello per i 50 anni dell'Ordine degli Architetti. L'esposizione visitabile fino al 4 novembre.

L'interior design italiano in mostra al Castello per i 50 anni dell'Ordine degli Architetti

E' visitabile fino a domenica 4 novembre la mostra al Castello di Novara “Best Italian Interior Design Selection 2018”, a cura della rivista internazionale di architettura Platform Architecture and Design. E' il primo degli eventi organizzati per celebrare il 50° anniversario della fondazione dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola.

84 progetti selezionati

La mostra nasce con l’obiettivo di fotografare lo stato dell’arte della progettazione degli interior design da parte di progettisti italiani. Attraverso una open call cui hanno risposto oltre 400 partecipanti, sono stati selezionati 84 progetti suddivisi fra retail, residenze private, yacht, uffici, hotel, ristoranti, bar... “L’architettura d’interni – spiega Luca Molinari, architetto e direttore editoriale di Platform Architecture and Design - rappresenta da oltre cent’anni il laboratorio più vitale e sperimentale dell’architettura italiana moderna, luogo in cui progetto, artigianato evoluto, industria e aspirazioni sociali si sono spesso incontrati felicemente producendo opere fondamentali per comprendere la nostra cultura".

Ritratto d’Italia per interni

"La selezione degli 84 progetti costruiti offre uno scenario figlio del nostro tempo in cui, ormai, l’individualismo delle scelte, dei gusti e degli spazi prende il sopravvento su ogni cosa definendo un’immagine sempre più labirintica e, a volte, chiassosa. Il pregio di questo ritratto d’Italia per interni è che guarda al centro come alla provincia, allo studio rinomato come alla compagine emergente, evitando la distinzione tra ambiente domestico e pubblico in un crescendo che sta abbattendo ogni possibile confine tra privacy e dimensione comunitaria”.

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