Festa della Liberazione, un intero mese di incontri in Biblioteca

“Giovedì letterari" dedicati al 25 aprile.

Festa della Liberazione, un intero mese di incontri in Biblioteca
Pubblicato:

Festa della Liberazione, un intero mese di incontri alla Biblioteca Civica Negroni di Novara. Il titolo della serie di appuntamenti dei “Giovedì letterari in biblioteca”, promossi dal Centro Novarese di Studi Letterari, è “Pagine di liberazione”.

Festa della Liberazione, un intero mese di incontri in Biblioteca

La Biblioteca Civica Negroni di Novara estenderà la Festa della Liberazione a tutto il mese di aprile, con la celebrazione più nitida a ridosso del 25 del mese. Il titolo dato alla serie di appuntamenti dei “Giovedì letterari in biblioteca”, promossi dal Centro Novarese di Studi Letterari, è “Pagine di liberazione”. Nel pomeriggio del 5 aprile, alle ore 18, si terrà l’evento “Le ‘liberazioni’ del Medioevo a Novara”, in cui Giancarlo Andenna, dell'Accademia dei Lincei, presenterà Storia della Lombardia medievale, pubblicato da Interlinea, a colloquio con Dorino Tuniz. La Lombardia nel Medioevo fu tra le più fiorenti regioni europee, tanto da spingere un osservatore del XIII secolo a ravvisare che «se i Lombardi si fossero amati», raggiungendo un’unità politica e superando la loro frammentazione istituzionale, «il loro sovrano non avrebbe avuto uguali sulla Terra». Giancarlo Andenna indaga le dinamiche che fecero della Lombardia medievale un luogo di equilibri politici e di interessi strategici, con un’attenzione alla demografia, alla storia sociale ed economica, all’evoluzione del paesaggio agrario e cittadino. Il Medioevo lombardo va quindi inteso come una fase di trasformazione. Si modificarono il suolo, il territorio, la geografia, si crearono città, si costruirono castelli a scopi di difesa e di celebrazione del potere. Facendo dialogare fonti antiche e più recenti ricerche storiografiche, Andenna analizza il ruolo di costante dinamismo che ebbero le città e le campagne lombarde, in una ricostruzione che non trascura un confronto con le diverse realtà del Medioevo europeo.

"Ognuno muore solo"

Il secondo giovedì letterario del mese, il 12 aprile alle ore 18, è curato da Anna Maria Cardano, nei suoi sconfinamenti tra storia e letteratura. Sarà proposto al pubblico "Ognuno muore solo" (Sellerio) di Hans Fallada nell’appuntamento intitolato “Il più importante libro sulla resistenza tedesca”. Un romanzo sulla Resistenza e sulla disperazione nella Germania sotto la doppia angoscia del nazismo e della guerra. Basato su una storia vera, è la rielaborazione letteraria dell’inchiesta della Gestapo che portò alla decapitazione due coniugi berlinesi di mezz’età accusati di avere diffuso materiale antinazista.

Libroforum con Gianfranco Paracchini

Il 19 aprile alle ore 16 ci sarà il consueto libroforum, curato eccezionalmente da Gianfranco Paracchini, dedicato a "Il signore dei ribelli" (Lampi di Stampa) di Mauro Begozzi intitolato “Per non dimenticare il capitano Beltrami”. Begozzi ricostruisce la figura di questo partigiano e antifascista italiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria, entrato nell’immaginario popolare anche grazie al film Giuliana e il capitano (2011, regia di Vanni Vallino), ispirato al libro di Giuliana Gadola Beltrami "Il capitano", pubblicato nel 1946, nonché del documentario "Non c'è tenente né capitano" (1994), realizzato da Paolo Gobetti e Claudio Cormio.

“Liberarsi dalle parole”

Nello stesso giorno, un paio di ore dopo, alle 18, giungerà al suo terzo appuntamento il ciclo di incontri curato da Antonio Picano, intitolato “Liberarsi dalle parole”, avendo come riferimento sempre la cultura spagnola e latina con corposo supporto di materiale multimediale, come clip video e immagini. L’appuntamento volgerà sul romanzo di Enrique Vila-Matas, Bartleby e compagnia (Feltrinelli). Un impiegato metà Pessoa e metà Kafka scrive un diario fatto di note a piè di pagina a commento di un testo fantasma. Con piglio pacato e una raffinata stringatezza stilistica va a caccia di “bartleby”, esseri che ospitano dentro di sé una profonda negazione del mondo e prendono il nome del famoso scrivano di Melville che preferiva non fare e non parlare. I bartleby finiscono per non scrivere nulla pur avendo tutto il talento necessario, oppure, se esordiscono, rinunciano presto alla scrittura. Un libro ironico ma anche incantato dal sortilegio della parola. Infine il 26 marzo alle ore 18 Giovanni Cerutti, in occasione del ciclo “Letture 25 aprile”, terrà un incontro su “Piero Fornara, un socialista cristiano”, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Istituto Storico della Resistenza.

v.s.

Seguici sui nostri canali