Appuntamento con la 14 ª  “Rassegna Enologica Città di Sizzano - Selezione Vini delle Colline Novaresi” per l’assegnazione del premio “Sitianum”

Per la degustazione di sabato 18 maggio, dopo la premiazione, è tempo di prenotazioni causa i posti limitati

Appuntamento con la 14 ª  “Rassegna Enologica Città di Sizzano - Selezione Vini delle Colline Novaresi” per l’assegnazione del premio “Sitianum”
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Appuntamento con la 14 ª  “Rassegna Enologica Città di Sizzano Selezione Vini delle Colline Novaresi” per l’assegnazione del premio “Sitianum”, in programma martedì 7 maggio 2019 a Sizzano, Comune promotore dell’evento e borgo vitivinicolo delle colline in provincia di Novara, dove si produce l’omonimo vino a base di Nebbiolo.

Come ricordano gli organizzatori “la finalità della rassegna enologica è quella di valorizzare il vino di qualità, frutto della tradizione di un ben individuato territorio nei Comuni delle Colline Novaresi, di cui 10 Città del Vino”. Vino come il Sizzano, ben noto e apprezzato fin dai tempi di Camillo Benso Conte di Cavour, grande estimatore che, già nel 1845 in una lettera a Giacomo Giovanetti giureconsulto novarese, scriveva “il bouquet del Sizzano somiglia a quello dei migliori vini di Francia e precisamente ai borgognoni Clos-Vougeot e Romanet, e le colline del novarese possono gareggiare coi Colli della Borgogna”.

Sizzano è anche il “Vino della Decima vescovile”. Il pagamento del vino alla mensa vescovile di Novara si perde nell’Alto Medioevo e proseguì fino al 7 ottobre 1974, quando con un decreto del sindaco del tempo e del vescovo la Decima venne abolita. Questa tassa sui prodotti della terra, a Sizzano, vista la qualità del vino, si pagava in brente; e che l’autorità episcopale gradisse lo confermano le testimonianze storiche. Il vescovo Marc’Aurelio Balbis Bertone, nel 1763, nel corso della visita pastorale alla diocesi, si era fermato a Sizzano e sul suo diario aveva annotato le impressioni di viaggio: era rimasto colpito dalle viti e aveva aggiunto che da quelle viti “optima vina Sitiani dicta fiunt”, che, tradotto nelle guide di oggi, significa “vale una sosta con degustazione di un calice”. Oggi la “Decima vescovile” resta una simpatica tradizione con un’offerta simbolica alla Curia.

Molto importante anche la Doc “Colline Novaresi” che si sviluppa nel territorio dei 26 Comuni delle Colline Novaresi, una Doc “Territoriale” fortemente identitaria perché tra le 9 tipologie che si producono alcune derivano da vitigni autoctoni come: Vespolina, Croatina, Uva Rara, Erbaluce oltre al Nebbiolo. La Vespolina è il vitigno autoctono delle Colline Novaresi che vanta una genealogia di tutto rispetto. Il giorno 3 di ottobre del 1461 durante la Signoria di Francesco I Sforza, Duca di Milano, il Cavenaro di corte , così veniva nominato, allora, il capo cantiniere, nel redigere l’elenco dei vini da acquistare per l’anno 1462 pe le cantine ducali, comprendente ben 1000 brente delle differenti qualità di vini provenienti dai vari territori della Signoria, così si esprimeva: Distinta I “ ….. con. Est licentia Chritoforo De Cremona cnduci facien. Pro uso Ducalis Curie ex-terra Castri Arquati sine aliqua Solut. Brenta 150 ed ex-Cornu-Veteri ed Novo Brentas 250 vini….” Distinta II “….. con. Fuit licentia Michaeli Bellino conduci facien ex-territorio Novariensis Brentas 600 vini (vispuline) sine aliqua solut. Datij pro usu Ducalis Curie.”

Come si può rilevare dallo stralcio di questo documento e, in particolare dalla distinta II la Vespolina delle Colline Novaresi già dal 1462 era il vino, di gran lunga, più richiesto e gradito dalla Corte Ducale di Milano. (A.S.M. Registri Sforzeschi 1450-1535). La Rassegna Enologica, giunta alla quattordicesima edizione, promossa dal Comune di Sizzano in collaborazione con l’Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) e Città del Vino, è riservata ai vini Sizzano doc, Colline Novaresi doc rossi e rosati (Colline Novaresi, Nebbiolo o Spanna, Vespolina, Uva Rara o Bonarda, Croatina, Barbera), Colline Novaresi doc bianco. Graziano Caielli – delegato Onav Novara spiega: «Saranno tre commissioni formate da un enologo o esperto tecnico degustatore, quattro assaggiatori Onav  ed un giornalista valuteranno i vini presentati, secondo il metodo dell’Union Internationale des Oenologues».

A tutti i vini selezionati che raggiungeranno un punteggio di almeno 80/100 sarà assegnato un diploma di merito. Al vino di ogni categoria che in assoluto otterrà il miglior punteggio, purché superiore ad 85/100, sarà assegnato il premio “Sitianum”. La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 18 Maggio alle ore 17 a Sizzano, con la consegna dei “Grappoli d’Argento” e dei diplomi di merito ai produttori, alla presenza del sindaco di Sizzano, degli amministratori dei Comuni delle Colline Novaresi, dei rappresentanti e dirigenti di Onav e dell’Associazione Città del Vino.

Al termine, previa iscrizione, ci sarà la degustazione guidata dei vini risultati vincitori curata dai tecnici Onav. Stefano Vercelloni vice sindaco di Sizzano e vice presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, promotore dell’iniziativa fin dalla sua prima edizione nel 2006, dichiara «siamo contenti del livello qualitativo raggiunto dal Concorso nelle passate edizioni e speriamo di aumentare le adesioni in termini di aziende partecipanti e numero di campioni di vino presentati, visto che quest’anno ricorre il cinquantesimo dal riconoscimento della Denominazione d’Origine proprio al Vino Sizzano Doc (1969-2019)».

Per la degustazione di sabato 18 maggio, dopo la premiazione, è obbligatorio prenotare perché i posti sono limitati. Per la prenotazione e per ulteriori informazioni telefonare in Comune a Sizzano al numero 0321.820214.

m.d.

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