Studio dentistico abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza a Castelletto Ticino

Studio dentistico abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza a Castelletto Ticino
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Rilevata l’assoluta mancanza del rispetto delle basilari norme igienico sanitarie

Le Fiamme gialle  della Compagnia di Borgomanero hanno individuato e sequestrato uno studio dentistico abusivo a Castelletto Ticino. Il  titolare, intestatario di partita Iva per l’esercizio dell’attività di odontotecnico, è risultato privo dei prescritti titoli abilitativi e delle relative autorizzazioni previste dalla legge per l’esercizio della professione medica. Nel corso dell’ispezione i finanzieri hanno constatato che nello studio erano presenti numerosi clienti in sala d’aspetto mentre in una stanza adibita a vero e proprio studio dentistico l'uomo, con tanto di camice, era intento ad operare su una paziente in poltrona. Al termine del controllo sono stati sequestrati la poltrona, la strumentazione medico chirurgica funzionale all'esecuzione di interventi odontoiatrici come, ad esempio, installazione impianti e cure dentarie varie nonché farmaci di vario tipo, tra cui anestetici scaduti. Complessivamente sono stati sequestrati beni per un valore di circa 90.000 euro. Non sono stati rinvenuti apparecchi dedicati alla sterilizzazione degli strumenti chirurgici, se non liquidi quali candeggina ed acqua distillata. L’immobile, inoltre, è risultato privo di servizi igienici, acqua corrente ed è stata rilevata l’assoluta mancanza del rispetto delle basilari norme igienico sanitarie previste per l’esercizio di attività sanitaria.

Il titolare è stato segnalato all'autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica

Le precarie condizioni igienico-sanitarie rilevate hanno reso necessario l’inoltro di una segnalazione all'Asl competente. Il titolare dello studio dentistico è stato segnalato all'autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica. Nei suoi confronti sono in corso accertamenti allo scopo di ricostruire compiutamente, anche sulla base della documentazione rinvenuta nel corso dell’intervento, i compensi dallo stesso percepiti e non dichiarati al fisco. L’operazione, rende noto la Guardia di Finanza"si inquadra nel più ampio settore degli illeciti in materia di polizia economico finanziaria e della tutela della salute pubblica a garanzia delle pretese erariali e delle attività economiche che vivono nel rispetto della legalità, ma soprattutto per preservare la salute di tutti i cittadini".

m.d.

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