Via le biciclette dalla zona della stazione di Novara

L’assessore spiega il perché e risponde alle critiche.

Via le biciclette dalla zona della stazione di Novara
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Via le biciclette dalla zona della stazione di Novara. Non ci sta l’assessore del Comune di Novara Mario Paganini alle critiche rivolte dal Partito Democratico nei confronti dell’iniziativa di rimuovere ancora una volta le biciclette abbandonate o parcheggiate in maniera pericolosa in zona stazione ferroviaria. Per capire meglio il provvedimento lo abbiamo intervistato nella giornata di venerdì 30 marzo. Non mancano gli spunti polemici nonostante il clima pasquale.

«Ci sono delle norme di civile convivenza e vanno rispettate»

Assessore Paganini c’è qualche polemica sull’operazione finalizzata alla rimozione delle biciclette parcheggiate fuori dagli stalli e a casaccio nei pressi della Stazione?

«Vede l’opposizione fa il suo mestiere. Può farlo bene o farlo male, ma non dimenticare il rispetto di alcuni canoni. Con questo intendo dire, al di fuori di ogni polemica strumentale che a me non interessa, che ci sono delle norme, e queste vanno rispettate. A partire da quelle di più civile convivenza. Quindi affermare, che “si puniscono i cittadini virtuosi che usano mezzi ecologici e sostenibili” o tacciare l’Amministrazione e chi la rappresenta di essere “nemico dei lavoratori e dell’ambiente” è strumentalizzare in modo molto semplicistico e un po’ desolante il tutto. Soprattutto tenuto conto dell’intelligenza stimata e nota degli interlocutori. Beh le scivolate possono capitare a tutti. Anche pensare che un’ordinanza sia emessa tanto per fare. No, non funziona così!».

 

«Speriamo di acquistare degli stalli. Anche qualche opera strutturale sarebbe utile»

Si riuscirà a fare qualcosa di più per mettere ordine nella zona ?

«Sono convinto di sì e ho già parlato con la professoressa Moscatelli che è anche l’assessore alla viabilità - oltre che al bilancio - per l’acquisto degli stalli. Se poi si potesse anche verificare la possibilità di qualche opera strutturale, certo sarebbe cosa utile».

Ramoscello d’ulivo per Pasqua?

«È grazie al rispetto delle regole che esiste la pace e la civile convivenza. Perché di questo stiamo parlando, e un ruolo fondamentale ce l’ha il buon senso. Sa quante persone si lamentano, anche tra quelle che poi enfatizzano a fischietto (o pensano di farlo) l’azione contenitiva, per il degrado causato da situazioni come quella di cui stiamo parlando e non solo in zona stazione? Sa quanti commenti - alcuni molto salaci - ho ascoltato o sentito nei confronti di chi non vuole un certo ordine o difende il disordine e quindi il disdoro che ne consegue? Non ne faccio un cavallo di battaglia, non serve a nessuno. Però le campane andrebbero sentite tutte perché la musica è un’altra! Mi sembra - e le posso assicurare che tanti “insospettabili” in camera caritatis  esprimono concetti ben diversi da quelli che poi evidenziano in pubblico - che siano sotto gli occhi di tutti le conseguenze di eccessi di buonismo ideologico che hanno fatto sì che, in molti settori della pubblica amministrazione, si siano dovute dedicare risorse ingenti sottraendole a chi legittimamente ne avrebbe avuto diritto. Ma sa, certe scelte si pagano. Alla gente e alle sue necessità bisogna stare vicino, non dirlo e basta, ma farlo».

Vuole arrivare più in alto?

«No, ci mancherebbe! I problemi si risolvono con idee, lavoro, preparazione, professionalità, costanza e fatica, e senza dimenticare il messaggio molto forte che lo stesso ex Presidente della Repubblica ha dato nei giorni passati ad alcune persone che si erano autoesaltate perché non hanno voluto ammettere di sbagliare perseguendo - è un mio pensiero quest’ultimo - talvolta fini giusti ma con modalità completamente errate!».

 

Sarà rinnovato anche l’arredo urbano

Concludendo cosa succederà?

«Nell’augurare a tutti serene festività ricordo che nella giornata del 3 aprile si provvederà anche alla pulizia della piazza e manutenzione del verde; alla manutenzione e verniciatura dei corrimano e delle ringhiere nonché dell’arredo urbano».

m.d.

 

Commenti
Libero

Ovviamente si bacchetta colui ché utilizza un mezzo non inquinante per spostarsi. Perché non colpire tutti gli automobilisti ché regolarmente lasciano l'auto parcheggiata in divieto di sosta per la città? Io ciclista ché va a lavorare, con i tempi stretti dei treni non ha tempo per andare a cercare un luogo " legale " dove lasciare io proprio mezzo

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