Un software per monitorare i ponti

A breve gli interventi sul cavalcavia Porta Milano, il più vecchio.

Un software per monitorare i ponti
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Un software per monitorare i ponti. A breve gli interventi sul cavalcavia Porta Milano, il più vecchio.

Un software per monitorare i ponti

Un sofware per monitorare lo stato delle “opere d’arte” (con questo termine sono indicate infatti una serie di infrastrutture) della città. Lo ha detto l’assessore alla Cura della città Federico Perugini rispondendo, nel corso del Consiglio comunale di venerdì, a un’interrogazione presentata dal gruppo del Movimento 5 Stelle riguardante la “situazione strutturale di ponti, viadotti e cavalcavia” presenti nel territorio comunale. Per gli interroganti, come si poteva leggere nel loro documento, “la sequenza di crolli di infrastrutture sta assumendo un carattere preoccupante” nel nostro Paese. Elemento “in comune è l’età delle opere, che hanno in gran parte superato i cinquant’anni”. Da qui la richiesta di una relazione sulla situazione attuale.

Perugini ha risposto a un'interrogazione del M5S

Dal canto suo l’esponente della Giunta, ha ringraziato i consiglieri “pentastellati” «che danno modo a questa Amministrazione di illustrare, attraverso il nostro osservatorio, lo stato attuale nella nostra città». Perugini ha poi nell’ordine elencato i manufatti interessati, dal cavalcavia di Porta Milano a quelli di San Martino e di Porta Sempione, sino a quelli XXV Aprile e di via delle Americhe; e poi ancora i sottopassaggi di corso Risorgimento, di via Porzio Giovanola e infine una trentina di ponti che superano il canale Quintino Sella. Per quanto riguarda le datazioni, ha specificato Perugini, quelle accertate riguardano il Cavalcavia di Porta Milano, risalente al 1932 (anno al quale risale la conclusione dei lavori e la sottoscrizione di un convenzionamento tra Comune e Ferrovie), e al XV Aprile, realizzato nella prima metà degli anni ’70. Soggetti coinvolti sono, oltre al Comune, la Provincia di Novara, l’associazione Est Sesia e Rete ferroviaria italiana, una spa interamente partecipata dal Gruppo Ferrovie dello Stato con funzioni appunto di gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.

«Diversi investimenti nel Piano pluriennale»

«Nel Piano pluriennale delle opere 2018-2020 - ha detto Perugini entrando più nello specifico - sono in programma diversi investimenti. Abbiamo avviato una campagna propedeutica di censimento e ispezione primaria che ha visto l’avvio con l’acquisto (per un importo di 49.476 euro, ndr) di un apposito “software” di gestione ponti, il “BMS - Bridge Management System”». Un investimento importante, ma destinato proprio a quel “monitoraggio” per valutare «lo stato manutentivo e individuare le eventuali necessità e priorità di intervento. Ma anche per tranquillizzare quei cittadini ignari, che magari possono avere una percezione visiva allarmista, quando invece in realtà la situazione è sotto controllo».

A breve gli interventi sul cavalcavia Porta Milano

Per quanto riguarda le competenze, ha precisato ancora, il Cavalcavia di Porta Milano, «è oggetto dalla scorsa estate, proprio perché il più “datato”, di una serie di attività che saranno intraprese per risolvere una serie di problemi, cominciando dai parapetti. Indagini condotte hanno evidenziato l’esigenza di una serie di interventi dal punto di vista infrastrutturale. Un tavolo al quale ha partecipato Rfi ha fatto il punto della situazione, individuando la ripartizione delle competenze. Il Comune lo è per quanto riguarda la superficie, quindi si farà carico dell’asfaltatura. Stiamo poi predisponendo gli atti necessari per giungere, anche dal punto operativo, ad aprire un cantiere unico. Ci saranno ovviamente dei disagi, ma saranno lavori che porteranno a un rafforzamento e una “nuova vita” all’infrastruttura. Con soddisfazione di tutti».
Luca Mattioli

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