Tumori del cavo orale scoperti grazie all'Oran Cancer Day

L'iniziativa è stata organizzata all'ospedale Maggiore di Novara dall'Andi. 

Tumori del cavo orale scoperti grazie all'Oran Cancer Day
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Tumori del cavo orale scoperti grazie all'Oran Cancer Day organizzato all'ospedale Maggiore della Carità di Novara dall'Andi.

Tumori del cavo orale scoperti grazie all'Oran Cancer Day

L’Oral Cancer Day, organizzato lo scorso 5 maggio dall’Andi, l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, ancora una volta ha rivelato la sua importanza. L'iniziativa si è svolta presso la Struttura complessa di Odontoiatria e Stomatologia dell’Aou di Novara. L’azione promozionale ha portato a un aumento della richiesta di visite per lesioni orali e sono stati intercettati 4 pazienti portatori di tumori del cavo orale. I malati sono stati presi in carico dalle strutture competenti per la biopsia e poi da équipe di chirurghi otorinolaringoiatri e maxillo-facciali e i risultati sono stati soddisfacenti.

Visitati 25 pazienti

All’Oral Cancer Day si sono presentati molti cittadini, sottoposti dal professor Mario Migliario, docente universitario e socio Andi, dal presidente Andi dottor Maurizio Gugino e dai soci dottori Michele Montecucco, Silvano Ticozzi e Maurizio Marinone, ad un accurata visita odontoiatrica e del distretto cefalico. Sono stati visitati 25 pazienti, 15 donne e 10 uomini, di età compresa tra 24 e 84 anni. Il motivo della visita in 9 casi è stato la presenza di lesioni, in 16 casi prevenzione.

«L’attenzione per le lesioni delle mucose del cavo orale deve essere costante»

«La manifestazione organizzata dall’Andi – spiega il professor Migliario - ha dimostrato come l’attenzione nei confronti delle lesioni delle mucose del cavo orale debba essere costante. La maggior parte delle lesioni iniziali non dà sintomatologia, i segni precoci sono identificabili solo con un accurato esame obiettivo. Purtroppo spesso i dentisti si limitano unicamente all’esame di denti e gengive.  A tali fattori si aggiungono spesso la sottostima dei sintomi, la paura di una diagnosi infausta o la difficoltà ad accedere “comodamente” a medici competenti».

Ritardo diagnostico

«Tutto ciò  - continua il professore - comporta un ritardo diagnostico che mediamente è di circa sei mesi dalla comparsa dei primi segni e sintomi. Gli odontoiatri e gli igienisti dentali, adeguatamente motivati e istruiti, possono contribuire efficacemente alla diagnosi precoce segnalando ogni minima alterazione della forma o dei colori delle mucose del cavo orale, che non guarisce entro 14 giorni dopo la rimozione dello stimolo lesivo (regola dei 14 giorni), ulcerata o vegetante, dura, fissa rispetto ai tessuti limitrofi, sanguinante dopo lievi traumi».

Importante l'intercettazione precoce

«Tutte le lesioni dubbie  - conclude Migliario - devono essere inviate ad un centro specialistico di riferimento. Bisogna fornire ai pazienti una lettera di accompagnamento contenente il quesito clinico, il mappaggio della lesione, le modalità di insorgenza ed ogni notizia anamnestica e clinica utile alla diagnosi non dimenticando mai che l’intercettazione precoce delle lesioni influenza pesantemente la prognosi delle stesse».

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