Sant'Agabio, costituito il Comitato spontaneo

«Vogliamo che il nostro quartiere torni ad avere l’importanza che merita».

Sant'Agabio, costituito il Comitato spontaneo
Pubblicato:
Aggiornato:

Sant'Agabio, costituito il Comitato spontaneo per «ridare al quartiere l’importanza che merita e fare da “trait d’union” tra i cittadini e il Comune».

Sant'Agabio, costituito il Comitato spontaneo

Un gazebo in piazza monsignor Brustia, il “cuore” del quartiere. Il neocostituito Comitato spontaneo di Sant’Agabio ha scelto così di presentarsi alla cittadinanza, domenica mattina. «Per dire che ci siamo, e che vogliamo essere un punto di riferimento per chiunque ritenga di avere delle istanze da sollevare o delle proposte per il nostro quartiere».

Un gruppo di 12 persone

Perché è proprio questo che, da quando sono state abolite le circoscrizioni, è venuto a mancare: «Sono stati tanti i cittadini a chiederci di poter avere delle figure di riferimento a cui rivolgersi per parlare dei problemi della zona». L’idea di far nascere il Comitato spontaneo è così venuta quasi naturale. Al momento il gruppo è composto di 12 persone (molte con all’attivo già esperienze nel consiglio circoscrizionale), ma il comitato -  che vuole essere apolitico - «è aperto a chiunque voglia partecipare. Abbiamo lavorato insieme un paio di mesi, prima di arrivare all’ufficializzazione. E ora siamo pronti a partire a tutti gli effetti».

«Vogliamo che il nostro quartiere torni ad avere l’importanza che merita»

Del nucleo “primario” fanno parte i referenti Giuseppe Boccia e Diego Maderna, insieme ad Anna Mellone, Saverio Restuccia, Teresio Tacchini, Mario Di Mascio, Matteo Pizzimenti, Barbara Mora, Vittorio Maroni, Roberto D’Intino, Angelo Cipriano e Lorenzo Sergi. «Vogliamo che il nostro quartiere - dicono - torni ad avere l’importanza che merita in città. Siamo sede dell’Università, di un centro di ricerca, di eccellenze industriali... E abbiamo una popolazione che, da sempre, si è dimostrata aperta e pronta all’aggregazione. Il nostro ruolo vuole essere quello di “trait d’union” tra i cittadini e l’Amministrazione comunale. Il nostro obiettivo è quello di organizzare incontri, dialogare delle criticità e proporre idee e soluzioni per curare e migliorare il quartiere».

Come contattare il Comitato

«Istituzioni come i consigli circoscrizionali - commenta il consigliere comunale Michele Contartese, che proprio nel CdQ S. Agabio ha fatto le prime esperienze - sono utilissime per avere un rapporto diretto tra cittadini e Comune. Se ne sentiva la mancanza».
Per il momento, il Comitato ha attivato un indirizzo e-mail: comitatos.agabio@gmail.com. «Abbiamo anche chiesto la possibilità al Comune di utilizzare un locale per avere un punto di riferimento “fisico” nel quartiere, magari nell’ex sede di via Falcone. Siamo in attesa di una risposta».
Laura Cavalli

Seguici sui nostri canali