Popillia japonica, cosa fare per evitarne la diffusione

L'insetto è innocuo per le persone ma dannoso per piante e colture.

Popillia japonica, cosa fare per evitarne la diffusione
Pubblicato:
Aggiornato:

Popillia japonica, cosa fare per evitarne la diffusione. L'insetto è innocuo per persone e animali, ma molto dannoso per piante e colture.

Popillia japonica, innocua per le persone, dannosa per piante e colture

Conferenza stampa stamattina in Comune a Novara per fare il punto sulla diffusione della Popillia japonica sul territorio e sulle misure per contrastarla. Questo insetto è stato segnalato per la prima volta in Piemonte nel 2014 nel parco del Ticino e nel 2016 nel territorio del Comune di Novara. E' assolutamente innocuo per l’uomo e per gli animali, ma in grado di arrecare ingenti danni nella fase larvale agli apparati radicali delle piante erbacee e nella fase adulta a foglie e frutti. Per tale motivo è soggetto a lotta obbligatoria sul territorio nazionale ai sensi del Decreto 22 gennaio 2018 “Misure d’emergenza per impedire la diffusione di Popillia japonica Newman nel territorio della Repubblica italiana”.

Presente con intensità molto diverse da zona a zona

"A oggi – hanno spiegato l’assessore all’Ambiente Marina Chiarelli e i tecnici dell’Unità progettazione e manutenzione Verde pubblico - non si rilevano danni considerevoli al patrimonio comunale. La strategia di lotta è in carico, sul territorio piemontese, al Settore Fitosanitario regionale che si sta occupando di evitare l’ulteriore espansione incontrollata dell’insetto. La Popillia Japonica attualmente è presente con intensità molto differenti da zona a zona in un territorio, compreso tra Piemonte e Lombardia, grande quanto l’estensione dell’intera Valle D’Aosta".

Le azioni di contrasto

"Il contrasto - hanno continuato i responsabili - avviene tramite uno specifico Piano di azione che prevede la posa di oltre duemila trappole di tre diverse tipologie, la gestione diretta nei siti di diffusione passiva come trattamenti e sfalci, il controllo delle aziende vivaistiche e dei produttori di tappeti erbosi e l’assistenza tecnica alle aziende agricole per la gestione delle infestazioni più gravi. Al Comune di Novara spetta la divulgazione delle informazioni e a tal fine sono stati distribuiti nei mesi passati più di diecimila volantini".

Evitare il trasporto dell'insetto

E' importante "evitare il trasporto passivo dell’insetto, tramite automobili o altro, in aree in cui non è presente, considerando comunque che l’espansione naturale dell’infestazione può arrivare fino a 10 chilometri all’anno. Sul territorio novarese – spiegano i tecnici dell’Unità progettazione e manutenzione Verde pubblico - si riscontrano aree con maggiore presenza e aree con la quasi assenza dell’insetto. Risulta essere inutile, se non dannoso, l’effettuazione di trattamenti chimici a opera del Comune che già opera per la lotta contro le zanzare, attività che collateralmente aiuta a limitare la presenza di Popillia".

Raccolta manuale e poi in acqua e sapone

Come metodo di lotta è stato consigliato di rimuovere manualmente gli insetti nelle ore più fresche della giornata in modo da evitare che l’insetto voli via, facendo cadere l’adulto in un contenitore con acqua e sapone. L’eventuale trattamento chimico è possibile anche se sconsigliato e sul sito della Regione Piemonte sono presenti, oltre che numerose schede tecniche, anche un elenco di prodotti utilizzabili. "Dai dati raccolti nelle passate stagioni è possibile supporre che si assisterà ad un crollo della popolazione entro il 15 luglio - hanno concluso i tecnici - data entro la quale storicamente si assiste alla forte riduzione dell’insetto nella sua forma adulta. Si ribadisce la non pericolosità di tale insetto e si ricorda che il Comune è a completa disposizione dei cittadini per fornire tutte le informazioni in merito".

v.s.

 

Seguici sui nostri canali