Nudi al museo, la visita sarà a settembre

In Italia solo tre spiagge autorizzate e segnalate.

Nudi al museo, la visita sarà a settembre
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Nudi al museo, la visita a Domodossola sarà riproposta a settembre. Si tratta della prima iniziativa di questo genere in Italia.

Nudi al museo, la visita sarà a settembre

Una visita al museo per ammirare De Chirico e De Pisis nell’esposizione "La mente altrove" allestita ai musei civici di Palazzo San Francesco a Domodossola. L’invito non ha nulla di strano se non fosse che... richiede la partecipazione completamente nudi. La proposta, che ha avuto risonanza anche sulla stampa nazionale, è infatti arrivata dall’Associazione Naturista Italiana A.N.ITA con l’appuntamento “Nudi al museo” fissato per sabato 21 luglio dalle 21 alle 23. Evento poi saltato all’ultimo «per carenza di adesioni ma che pensiamo di riproporre a settembre».

Primo evento del genere in Italia

naturisti museo domodossolaA parlare è Giampietro Tentori, presidente di A.N.ITA. «Un’occasione persa ed è un vero peccato perché sarebbe stato il primo evento di questo genere in Italia e la nostra prima presenza ufficiale nelle province di Novara e Vco. Il periodo dell’anno vacanziero e la collocazione geografica decentrata della città di Domodossola forse non hanno giocato a nostro favore. Quando abbiamo dovuto dare una risposta al museo, le adesioni dei nostri soci erano ancora scarse e abbiamo dovuto rinunciare».

Carenza di adesioni

«La visita, su prenotazione e guidata da uno storico dell’arte, non poteva essere improvvisata - spiega Tentori -. Il museo sarebbe stato chiuso al pubblico e riservato per due ore serali ai naturisti. Avremmo dovuto anche allestire uno spogliatoio e garantire, visto l’orario, soluzioni di pernottamento a chi fosse arrivato da lontano. Abbiamo infatti soci in tutta Italia. L’evento, però, è solo rimandato e ci riproveremo a settembre».

La spontaneità dello stare nudi

Il senso di andare al museo nudi è chiaro per A.N.ITA. e lo spiega il suo presidente: «Il naturismo è solitamente associato alla spiaggia. Praticarlo nei luoghi chiusi vuole essere una piccola provocazione  per invitare a riflettere e a diffondere in Italia la nostra filosofia di vita che si basa sulla spontaneità dello stare nudi a contatto con la  natura ma anche con altri esseri viventi».

Gli altri eventi in programma

naturisti1«Recentemente a Milano si è tenuta la serata “Balla coi nudi” al Macao per divertirci e danzare in compagnia, con balli in nudità - spiega il vice presidente A.N.ITA. Giuseppe Isacchi - . Per la settimana prossima abbiamo  in programma un pic-nic serale nudi sull’Adda e a settembre avremo la quinta edizione della cena nudi in un ristorante di Dalmine. Senza contare altri eventi durante l’inverno con serate nei centri benessere. Le strutture alle quali ci appoggiamo ci riservano sempre i locali che restano chiusi al pubblico perché viviamo la scelta legittima del naturismo nel rispetto di chi non la pensa come noi».

Tre spiagge lungo il Ticino

«In Italia siamo molto indietro con la cultura naturista - continua  Tentori - Nelle vicine Francia, Spagna, Croazia, Germania il naturismo è normale, soprattutto se parliamo delle spiagge. In Italia nonostante chilometri e chilometri di coste, abbiamo a nostra disposizione  solo venti spiagge autorizzate e segnalate». Spiagge anche sui fiumi: la notizia che tocca da vicino il Novarese è che ci sarebbero «tre siti lungo il Ticino, sponda piemontese, frequentati da naturisti e sarebbe bello se venissero riconosciute “spiagge naturiste”. Lo stiamo già facendo  per la sponda lombarda, lavorando con le amministrazioni locali per ottenere le autorizzazioni. Stesso iter sul Po. A livello regionale in Piemonte esiste, ma è laboriosa, la norma che riconosce il naturismo; la Regione Lombardia, invece, ce l’ha inglobata nella normativa sul turismo», dice Tentori.
Arianna Martelli

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