La Provincia serra i ranghi contro Shell

La Provincia serra i ranghi contro Shell
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NOVARA - Domani, venerdì 2 febbraio la Provincia di Novara ha convocato un incontro con i sindaci dei Comuni interessati dal progetto di perforazioni petrolifere “Cascina Alberto” proposto da Shell Italia E&P. E’ la stessa Provincia a darne notizia, precisando che in questa occasione sarà approfondito l’esito del tavolo tecnico tra Provincia e Arpa in programma nella mattinata e sarà sottoposto ai sindaci un documento da condividere in cui il territorio esprime ferma contrarietà al progetto; il documento firmato sarà poi consegnato in sede di Conferenza dei servizi regionale, il prossimo 6 febbraio.
«Abbiamo esteso l’invito – spiega il presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi (nella foto) – oltre che ai sindaci del Novarese, anche a quelli del Biellese, del Vercellese e della provincia di Varese interessati dal progetto. Stessa cosa per le Province e per gli Enti di gestione delle aree protette. L’obiettivo – specifica Besozzi – è di dare la massima forza possibile al documento e di far sentire compatta la voce di un ampio territorio». 
l.c.

NOVARA - Domani, venerdì 2 febbraio la Provincia di Novara ha convocato un incontro con i sindaci dei Comuni interessati dal progetto di perforazioni petrolifere “Cascina Alberto” proposto da Shell Italia E&P. E’ la stessa Provincia a darne notizia, precisando che in questa occasione sarà approfondito l’esito del tavolo tecnico tra Provincia e Arpa in programma nella mattinata e sarà sottoposto ai sindaci un documento da condividere in cui il territorio esprime ferma contrarietà al progetto; il documento firmato sarà poi consegnato in sede di Conferenza dei servizi regionale, il prossimo 6 febbraio.
«Abbiamo esteso l’invito – spiega il presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi (nella foto) – oltre che ai sindaci del Novarese, anche a quelli del Biellese, del Vercellese e della provincia di Varese interessati dal progetto. Stessa cosa per le Province e per gli Enti di gestione delle aree protette. L’obiettivo – specifica Besozzi – è di dare la massima forza possibile al documento e di far sentire compatta la voce di un ampio territorio». 
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