La pizza novarese sbarca a Chicago

Dalla “crust” al senza glutine, il successo dell’azienda di Borgolavezzaro Elisa Food. 

La pizza novarese sbarca a Chicago
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La pizza novarese sbarca a Chicago: dalla “crust” al senza glutine, il successo dell’azienda di Borgolavezzaro Elisa Food.

La pizza novarese sbarca a Chicago

E' destinata a far sussultare i palati a stelle e strisce di Chicago la pizza che nasce da una ricetta “made in Italy”, anzi, “made in Borgolavezzaro”. Ci stanno lavorando all’Elisa Food, la società alimentare di Edoardo Fasce che produce due linee: il brand “Antica Pizzeria” e “Le bontà di Edo” laboratorio artigianale del senza glutine. La pizza americana – un progetto ancora top secret - è solo uno dei tanti messi in campo da una realtà attualmente «in espansione totale», spiega il titolare, affiancato in azienda dal padre Clemente, fondatore quarant’anni fa  dell’impresa di famiglia e oggi, in pensione, prezioso consulente.

L’universo pizza

Sul fronte dell’universo pizza cotta nel forno a legna, fresca o surgelata, andranno a breve in produzione quella biologica e con farine alternative a base di kamut, farro, quinoa; la napoletana con bordi alti e soffici a lunga lievitazione. Ma il prodotto principe che da sempre contraddistingue la famiglia Fasce è la "pizza crust" (ovvero la base per pizza) a lunga conservazione che si mantiene a temperatura ambiente fino a nove mesi grazie a un particolare processo di lavorazione. Attualmente vengono sfornate alcune migliaia di basi per pizza all'ora. Un mercato florido, quasi esclusivamente indirizzato all’estero. Anche per questo “Elisa Food” batte tutte le più importanti manifestazioni del settore, europee e d’oltreoceano. «Dobbiamo stare sempre al passo con le esigenze di mercato – spiega Fasce -. Solo negli ultimi mesi sono stato al BioFach, la fiera del bio di Norimberga; poi a Chicago, a Stoccolma al Free From; a Parigi».

La “pizza crust”

L’avventura imprenditoriale Fasce è legata indissolubilmente al pizza crust. Quando il padre Clemente lo vide per la prima volta fu un “colpo di fulmine”. «Ero un giovane ufficiale della marina mercantile in servizio dal Venezuela al Canada – ricorda -  Là lo produceva un siciliano doc emigrato. In Italia non era neanche immaginabile». Tornato a casa, smette la divisa e si lancia nell’imprenditoria alimentare. Nel 1976 fonda a Novara “Gran Snack” in un piccolo forno da panettiere dove inizia a produrre i dischi base per pizza. La formula funziona: nel 1982 amplia il laboratorio e si trasferisce a Vespolate con “Intersales”.

Una grande innovazione

«In quegli anni i prodotti surgelati erano ancora poco usati.  Proporre un disco pizza da conservare a temperatura ambiente fu una grande innovazione. Per cucinarli progettai e inventai anche un fornetto a due piani che utilizziamo ancora oggi». L’attività decolla ed esporta in tutta Europa. Nel 1988 entra in azienda il figlio Edoardo: «La più classica delle gavette, senza sconti: lavoro in produzione con ritmi pesanti perché i miei genitori volevano “scoraggiarmi” e spingermi a proseguire gli studi. Ma non mollo, anzi mi appassiono all’attività di famiglia che oggi orgogliosamente dirigo».

Da Vespolate a Borgolavezzaro

Il capannone di Vespolate, nel frattempo ampliato, già nel 1996 non basta più. Il trasferimento a Borgolavezzaro, dove  viene modificata la linea di produzione  dell’“Antico forno a legna”.  Accanto alle basi per pizza c’è la nuova linea di pizze surgelate e l’utilizzo del primo forno a legna con platea traslante. Dietro l’angolo c’è però una nuova sfida, raccolta e vinta, che arriva dalla Francia: la domanda di pizza fresca. Inizia la produzione.

Una nuova idea di senza glutine

La gestione del figlio Edoardo porta anche una ventata di novità facendo “di necessità virtù”. Celiaco dalla nascita, stanco di nutrirsi «dei soliti cibi proposti dal mercato», decide di produrre una linea tutta sua di gluten free di qualità per celiaci e intolleranti. Un’altra fortunata intuizione: nasce nel 2009 la società “Le bontà di Edo”, il marchio che porta nel logo l’adorata figlia Elisa. «Si tratta di un senza glutine artigianale con anche vendita al dettaglio in un negozio a Milano». Tanti i prodotti: pane, ravioli, biscotti, merendine… Nel 2016 tutta l’attività imprenditoriale si ricompatta nel marchio Elisa Food.

Il segreto del successo

«Tenere sempre fede al nostro obiettivo: produzione italiana di qualità, realizzata con materie prime selezionate senza mai cedere alla logica del prezzo al ribasso a scapito della bontà artigianale. Nel nostro marchio c’è il tricolore: per noi significa farvi corrispondere sempre, con il prodotto, l’elevato standard che ne consegue», concludono padre e figlio.
Arianna Martelli

 

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