Città della Salute, respinto il ricorso l'advisor è ok

Cade anche l’ultimo ostacolo al via ai lavori.

Città della Salute, respinto il ricorso l'advisor è ok
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Città della Salute, il Tar ha respinto il ricorso, l'advisor è ok. Cade così anche l’ultimo ostacolo al via ai lavori.

Città della Salute, respinto il ricorso l'advisor è ok

Scongiurato il  rischio di un altro ritardo nell’appalto dei lavori per la Città della Salute di Novara e di Torino. Il Tar, infatti, ha respinto il ricorso delle società che non erano state giudicate idonee all’incarico di advisor, figura richiesta nell’ambito del partenariato pubblico-privato, per la costruzione delle due strutture. E quindi, adesso, si potrà procedere con la tabella di marcia prevista.
Più che soddisfatto l’assessore regionale al Welfare, Augusto Ferrari: «La sentenza del Tar dimostra – afferma – che non ci saranno, come qualcuno aveva preventivato,  ritardi biblici nella costruzione della Città della Salute di Novara. Si proseguirà, invece, secondo modalità e tempi previsti dagli atti deliberativi».

L'allarme lanciato da Sozzani

La vicenda era iniziata con l’allarme lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia, ora senatore, novarese Diego Sozzani ad inizio febbraio: «La Città della salute di Novara rischia di vedere la sua realizzazione allontanarsi a chissà quando, per scelte torinesi». Era stato il suo commento dopo che solo una offerta sulle otto presentate, quella di Ernst&Young, aveva passato l’esame della commissione deputata a scegliere l’advisor per predisporre la gara di progettazione e costruzione dei nuovi ospedali di Torino e Novara. «Ora temo – aveva concluso – che si vada incontro a ricorsi sicuri a livello legale. Si rischia nuovamente uno stop nella ricerca di un partner privato da parte della Regione Piemonte per compiere il passo decisivo verso la realizzazione dei due ospedali pubblici, dopo un dibattito ventennale».
Novara è a livello progettuale più avanti di Torino, anche se è stato scelto un percorso in comune. Ernst &Young, sulla base d’asta da 1 milione 250 mila euro, si è aggiudicata l’appalto e i concorrenti sono ricorsi al Tar, con un oggettivo rischio di allungamento dei tempi. Il pericolo ora è scongiurato.

Tutto è pronto per la fase operativa

La gara, comunque, era unica solo per l’advisor. I protocolli delle due opere, invece, la Città della Salute di Torino e quella di Novara, sono distinti. Si agirà, quindi, su due percorsi diversi, mantenendo separate le due realizzazioni. Ora dopo la sentenza, tutto è pronto per la fase operativa.
Per la Città della Salute il passaggio decisivo è giunto lo scorso 14 febbraio quando il ministro dell’Economia e quello della Salute hanno sottoscritto l’accordo di programma integrativo. Questo accordo ha modificato quello già firmato il 2 marzo 2016 dopo che il nuovo Codice degli appalti ha costretto a variare completamente lo schema finanziario dell’opera.
Sandro Devecchi

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