Bandiere Arancioni, Orta ancora tra i borghi dell'entroterra più belli d'Italia

Bandiere Arancioni, Orta ancora tra i borghi dell'entroterra più belli d'Italia
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Orta San Giulio in provincia di Novara, Cannero Riviera, Cannobio, Mergozzo, Macugnaga, Vogogna, Malesco e Santa Maria Maggiore nel Verbano Cusio Ossola: sono alcune delle 28 località del Piemonte alle quali quest’anno è stata assegnata la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Altre località del territorio che si fregiano della Bandiera Arancione sono in provincia di Vercelli Varallo, Alagna Valsesia, Fobello, e in provincia di Biella Candelo. La maggior parte avevano già ricevuto il riconoscimento, nel 2018 si sono aggiunti due Comuni del Cuneese portando così la nostra regione al secondo posto della classifica con 28 bandiere (medaglia d’oro alla Toscana con 38, bronzo alle Marche con 21). La cerimonia di conferimento delle Bandiere Arancioni per il triennio 2018-2020 si è svolta il 22 gennaio a Palazzo Ducale a Genova alla presenza di oltre 160 sindaci, con il direttore generale del Touring Club Italiano, Lamberto Mancini, il sindaco di Genova Marco Bucci, il governatore della Regione Giovanni Toti e l'assessore al Turismo Gianni Berrino: in tutto sono 227 i borghi italiani che hanno ricevuto il marchio di qualità turistico-ambientale TCI, su  2.838 candidature (19 in tutto le new entry, quattro le bandiere ritirate, 998 i piani di miglioramento assegnati ad altrettanti Comuni che non hanno ricevuto il riconoscimento).

L'iniziativa Bandiere arancioni, programma territoriale di sviluppo e valorizzazione turistica, nel 2018  festeggia l’importante traguardo dei 20 anni. E’ infatti dal 1998  che il TCI seleziona e certifica attraverso questo progetto i borghi dell’entroterra italiano con meno di 15.000 abitanti che eccellono per sostenibilità ambientale, tutela del territorio, patrimonio artistico-culturale, qualità dell’accoglienza. L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra TCI e l’Assessorato al Turismo della Regione Liguria. Da una riflessione comune su come stimolare, coinvolgere e promuovere i territori lontani dalla costa, in particolare le loro località minori, Touring ha sviluppato il Modello di Analisi Territoriale TCI, alla base del progetto Bandiere arancioni, che prevede che le località che presentano la candidatura vengano approfonditamente analizzate,  anche sul campo, attraverso la verifica di oltre 250 criteri di analisi, raggruppati in cinque macroaree. L’iniziativa si è poi sviluppata a livello nazionale, in tutte le regioni.

 

"I 227 Comuni selezionati Bandiera arancione dal Touring Club Italiano rappresentano un'idea precisa di Italia, fatta di coesione sociale, territoriale e istituzionale. Essi dimostrano che l'Italia, nella sua identità e nella sua economia, è un mosaico ricco e articolato, dove l'assenza anche solo di un tassello fa diminuire la bellezza e il valore aggiunto collettivo - afferma l'onorevole Enrico Borghi, Consigliere del Governo per l'attuazione della Strategia nazionale Aree interne e presidente Uncem - L'esperienza delle Bandiere Arancioni premia un’idea di qualità, di innovazione e di lavoro in rete che sta alla base di due importanti provvedimenti finalizzati in questa legislatura: la legge sui Piccoli Comuni e la Strategia nazionale Aree Interne. Grazie a tali strumenti, i Comuni diventano soggetti attivi dello sviluppo locale, e lo Stato si fa garante del sostegno e dell'erogazione di servizi fondamentali di cittadinanza quali scuole, trasporti, sanità, banda ultralarga, logistica. Già l'Anno dei borghi appena concluso ci dice che le prospettive del turismo nelle aree interne e rurali è positivo, se si lavora in squadra e si raccordano grandi attrattori turistici con la rete diffusa dei borghi e delle località montane. La Strategia nazionale Aree Interne, con i suoi 9 accordi di programma quadro già firmati e le 25 strategie già approvate, nonchè con gli ulteriori 91,5 milioni messi a disposizione dalla legge di bilancio 2018 per tutte le aree sperimentali, va in questa direzione".

 

Tra i sindaci che hanno partecipato alla cerimonia a Palazzo Ducale a Genova anche Claudio Cottini, primo cittadino di Santa Maria Maggiore, Comune che si fregia della Bandiera Arancione dal 2009: “Per noi si tratta senza dubbio di un’importante conferma – ha commentato Cottini– che attesta per la quarta volta consecutiva il livello qualitativo della nostra offerta turistica e della capacità di Santa Maria Maggiore di valorizzare sempre più e sempre meglio il patrimonio artistico e ambientale di questo territorio, con azioni volte tanto alla tutela, quanto alla promozione delle proprie eccellenze”.

Valentina Sarmenghi

Orta San Giulio in provincia di Novara, Cannero Riviera, Cannobio, Mergozzo, Macugnaga, Vogogna, Malesco e Santa Maria Maggiore nel Verbano Cusio Ossola: sono alcune delle 28 località del Piemonte alle quali quest’anno è stata assegnata la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Altre località del territorio che si fregiano della Bandiera Arancione sono in provincia di Vercelli Varallo, Alagna Valsesia, Fobello, e in provincia di Biella Candelo. La maggior parte avevano già ricevuto il riconoscimento, nel 2018 si sono aggiunti due Comuni del Cuneese portando così la nostra regione al secondo posto della classifica con 28 bandiere (medaglia d’oro alla Toscana con 38, bronzo alle Marche con 21). La cerimonia di conferimento delle Bandiere Arancioni per il triennio 2018-2020 si è svolta il 22 gennaio a Palazzo Ducale a Genova alla presenza di oltre 160 sindaci, con il direttore generale del Touring Club Italiano, Lamberto Mancini, il sindaco di Genova Marco Bucci, il governatore della Regione Giovanni Toti e l'assessore al Turismo Gianni Berrino: in tutto sono 227 i borghi italiani che hanno ricevuto il marchio di qualità turistico-ambientale TCI, su  2.838 candidature (19 in tutto le new entry, quattro le bandiere ritirate, 998 i piani di miglioramento assegnati ad altrettanti Comuni che non hanno ricevuto il riconoscimento).

L'iniziativa Bandiere arancioni, programma territoriale di sviluppo e valorizzazione turistica, nel 2018  festeggia l’importante traguardo dei 20 anni. E’ infatti dal 1998  che il TCI seleziona e certifica attraverso questo progetto i borghi dell’entroterra italiano con meno di 15.000 abitanti che eccellono per sostenibilità ambientale, tutela del territorio, patrimonio artistico-culturale, qualità dell’accoglienza. L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra TCI e l’Assessorato al Turismo della Regione Liguria. Da una riflessione comune su come stimolare, coinvolgere e promuovere i territori lontani dalla costa, in particolare le loro località minori, Touring ha sviluppato il Modello di Analisi Territoriale TCI, alla base del progetto Bandiere arancioni, che prevede che le località che presentano la candidatura vengano approfonditamente analizzate,  anche sul campo, attraverso la verifica di oltre 250 criteri di analisi, raggruppati in cinque macroaree. L’iniziativa si è poi sviluppata a livello nazionale, in tutte le regioni.

 

"I 227 Comuni selezionati Bandiera arancione dal Touring Club Italiano rappresentano un'idea precisa di Italia, fatta di coesione sociale, territoriale e istituzionale. Essi dimostrano che l'Italia, nella sua identità e nella sua economia, è un mosaico ricco e articolato, dove l'assenza anche solo di un tassello fa diminuire la bellezza e il valore aggiunto collettivo - afferma l'onorevole Enrico Borghi, Consigliere del Governo per l'attuazione della Strategia nazionale Aree interne e presidente Uncem - L'esperienza delle Bandiere Arancioni premia un’idea di qualità, di innovazione e di lavoro in rete che sta alla base di due importanti provvedimenti finalizzati in questa legislatura: la legge sui Piccoli Comuni e la Strategia nazionale Aree Interne. Grazie a tali strumenti, i Comuni diventano soggetti attivi dello sviluppo locale, e lo Stato si fa garante del sostegno e dell'erogazione di servizi fondamentali di cittadinanza quali scuole, trasporti, sanità, banda ultralarga, logistica. Già l'Anno dei borghi appena concluso ci dice che le prospettive del turismo nelle aree interne e rurali è positivo, se si lavora in squadra e si raccordano grandi attrattori turistici con la rete diffusa dei borghi e delle località montane. La Strategia nazionale Aree Interne, con i suoi 9 accordi di programma quadro già firmati e le 25 strategie già approvate, nonchè con gli ulteriori 91,5 milioni messi a disposizione dalla legge di bilancio 2018 per tutte le aree sperimentali, va in questa direzione".

 

Tra i sindaci che hanno partecipato alla cerimonia a Palazzo Ducale a Genova anche Claudio Cottini, primo cittadino di Santa Maria Maggiore, Comune che si fregia della Bandiera Arancione dal 2009: “Per noi si tratta senza dubbio di un’importante conferma – ha commentato Cottini– che attesta per la quarta volta consecutiva il livello qualitativo della nostra offerta turistica e della capacità di Santa Maria Maggiore di valorizzare sempre più e sempre meglio il patrimonio artistico e ambientale di questo territorio, con azioni volte tanto alla tutela, quanto alla promozione delle proprie eccellenze”.

Valentina Sarmenghi

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