Cardiologia interventistica, medico novarese unico italiano in Commissione europea

«Siamo ormai un punto di riferimento».

Cardiologia interventistica, medico novarese unico italiano in Commissione europea
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Cardiologia interventistica, il medico Giuseppe De Luca dell'ospedale Maggiore sarà l'unico italiano nella Commissione europea per la certificazione.

Cardiologia, medico novarese unico italiano in Commissione europea

Parte anche da Novara il cammino per avere un’unica certificazione europea nell’ambito della Cardiologia Interventistica. Il professor Giuseppe De Luca, Responsabile del Laboratorio di Emodinamica Universitario dell’Ospedale Maggiore di Novara, è infatti l’unico italiano coinvolto nella commissione che presiederà all’abilitazione Europea per i medici specializzati in questo ramo della cardiologia.
Giuseppe De Luca, professore associato di Cardiologia all’Università del Piemonte Orientale, lavora all’ospedale Maggiore della Carità di Novara da 12 anni e proprio nella struttura gaudenziana ha raggiunto il primato come operatore che, in Italia, ha eseguito il maggior numero di angioplastiche coronariche in un anno (nel 2015 e 2016).

«L’ospedale Maggiore punto di riferimento per questo tipo di intervento»

«Un risultato che dimostra quanto l’ospedale di Novara sia diventato un punto di riferimento per questo tipo di intervento» sottolinea il professor De Luca. Molto conosciuto all’estero, soprattutto per la sua ventennale attività di ricercatore (ha all’attivo oltre 300 pubblicazioni) che gli è valsa la nomina a Direttore del Giornale Mondiale di Cardiologia, è da anni commissario della Società Europea di Cardiologia Interventistica e negli ultimi 24 mesi ha lavorato nella commissione che si occupa di formazione e aggiornamento professionale per gli specialisti dell’emodinamica. «La cardiologia interventistica ha un tasso di innovazione altissimo e per questo abbiamo sentito la necessità di uniformare la preparazione dei cardiologi interventisti europei – spiega il professor De Luca.  – In questo ramo della cardiologia e, in generale, in tutte le specialità mediche si assiste infatti ad una sempre maggiore mobilità sia per cercare le migliori occasioni di formazione sia per cercare un lavoro più stabile. E’ fondamentale dunque che tutti i cardiologi siano preparati allo stesso modo e siano a conoscenza delle tecniche più avanzate».

Un "patentino" per gli specialisti dell'emodinamica

Grazie al lavoro dell’équipe del professor De Luca è stata così creata una sorta di abilitazione europea, un “patentino” da riacquisire ogni 5/10 anni per garantire il massimo aggiornamento degli specialisti nell’emodinamica. Il mestiere del cardiologo interventista è, in effetti, molto cambiato negli ultimi anni sia in termini di innovazioni sia per l’elevato numero di interventi (in Italia sono circa 150 mila all’anno). «Le nostre competenze attualmente vanno ben oltre gli interventi alle coronarie, ed includono interventi di angioplastica alle carotidi, alle arterie renali, agli arti inferiori, l’impianto di protesi per trattare gli aneurismi e le dissezioni aortiche e di recente il trattamento delle valvole cardiache – chiarisce il professor De Luca - Questa nuova frontiera della cardiologia fa sì ad esempio che, mentre in passato i pazienti con malattie delle valvole avevano come unica soluzione terapeutica l’intervento chirurgico, attualmente sia possibile impiantare la valvola aortica passando dall’arteria femorale (in modo un po' simile all’angioplastica alle coronarie)». Proprio su queste novità è stato centrato il training che dovranno seguire i nuovi cardiologi che si approcciano alla cardiologia interventistica per ottenere la certificazione europea unica. La prima sessione di esami è prevista per settembre 2018 presso la European Heart House in Francia. «Tale certificazione europea è senz’altro un passo estremamente importante e pionieristico nell’ambito della medicina, che servirà ad uniformare i trattamenti a livello continentale e consentire con maggiore facilità spostamenti di cardiologi interventisti nell’ambito della Unione Europea, ma soprattutto a certificare il reale aggiornamento da parte degli operatori in un campo estremamente delicato che pone molto spesso in gioco la vita degli ammalati» conclude il professor De Luca.
l.pa.

Commenti
Michele Vespoli

Complimenti, non ho mai avuto dubbi del suo operato

Ruben

Complimenti al Prof. De Luca, eccellente professionista, maestro della scienza cardiologica, mi ha salvato la vita!! Grande uomo e amico!!!

Pina

Finalmente un grande Prof. di cardiologia a Novara. Grande cardiologo, grande ricercatore, ma soprattutto grande uomo. C'è ne sono pochi in giro.

giuliano

Novara finalmente è degnamente rappresentata dal Prof. De Luca al quale faccio i miei più grandi auguri di un buon lavoro.

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