Saldi al via: come evitare “fregature”

Saldi al via: come evitare “fregature”
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Anche a Novara, come in tutto il resto del Piemonte, oggi hanno inizio i saldi invernali, che dureranno fino al 1° marzo per un totale di otto settimane. La data del 5 gennaio segnerà l’inizio delle svendite di fine stagione un po’ in tutta Italia: fanno eccezione Basilicata (che ha autorizzato i saldi dal 2 gennaio), Valle d’Aosta (dal 3) e Sicilia (dal 6 gennaio).
Un appuntamento sempre molto atteso, per il quale - secondo le stime di Confesercenti - ogni famiglia investirà un budget di circa 150 euro. “Oggetto del desiderio” di quest’anno sono le scarpe: sempre secondo l’indagine di Confesercenti, un nuovo paio di scarpe è l’acquisto in saldo più desiderato dagli italiani, indicato dal 28%. Seguono i prodotti di maglieria (22%), ed i pantaloni (14%). Alto l’interesse anche per i prodotti tessili e moda per la casa (9%) e per i capi spalla, come giubbotti e giacconi, ricercati dal 7% dei consumatori.
Ma come sempre, meglio prestare particolare attenzione per evitare spiacevoli “fregature”. Ecco dunque un decalogo di Federconsumatori per affrontare nel migliore dei modi e senza rischio di qualche delusione, o peggio, questa opportunità di risparmio. «Non ci stanchiamo di ribadire - sottolinea Federconsumatori - che un aiuto concreto alla ripresa dei consumi potrebbe arrivare anche da una completa liberalizzazione dei saldi o dalla presenza di un settore nei punti vendita costantemente dedicato ai saldi».
Ed ecco il decalogo
- Verificare prima dell'avvio dei saldi il prezzo dei prodotti che interessano per potere fare gli opportuni confronti e le valutazioni sulla reale convenienza dello sconto praticato sul prodotto.
- Non fermarsi alla prima vetrina ma confrontare e valutare le offerte di diversi punti vendita.
- Diffidare da vetrine coperte da manifesti che impediscono la vista della merce o di offerte con sconti esagerati, pari o superiori al 60%.
- Controllare il cartellino esposto che deve obbligatoriamente riportare in maniera leggibile ed evidente sia il vecchio prezzo che quello nuovo oltre alla percentuale di sconto praticato.
- Il commerciante ha l'obbligo di accettare il pagamento a mezzo bancomat o carta di credito per importi superiori a 30 euro.
- La merce in saldo deve riguardare la stagione in corso. Prodotti differenti di precedenti stagioni debbono essere messi in vendita in maniera separata.
- Il cambio del prodotto acquistato non è obbligatorio da parte del commerciante ma lasciato a sua discrezione. In ogni caso conservare sempre lo scontrino come prova di acquisto, essenziale in caso di merce fallata o non conforme. In questi ultimi casi, infatti, scatta l'obbligo di sostituzione o di restituzione della somma spesa da parte di chi vende.
- E' buona norma provare in negozio i capi di abbigliamento che si intendono acquistare; non vi è obbligo in proposito ma è chiaro che è meglio diffidare di negozi che negano la prova del capo.
- Acquisti on line: già in occasione delle festività si sono registrati forti incrementi delle vendite on line (il 62% degli italiano ha acquistato almeno un prodotto on line).In occasione dei saldi si suggerisce di leggere con attenzione tutte le informazioni fornite dai portali. Ci sono in ogni caso 14 giorni di tempo dalla consegna per esercitare il diritto al ripensamento e rendere quanto acquistato, previa verifica delle condizioni indicate dal venditore. Per i pagamenti assicurarsi della sicurezza del sistema: utilizzare connessioni protette, accertarsi che l’indirizzo web inizi con Https e che compaia l’immagine del lucchetto durante la transazione.
Per ogni problema relativo a prezzi, cartellini scorretti o altro - ricorda Federconsumatori - è possibile rivolgersi alla Polizia Municipale o agli Uffici comunali competenti per il commercio.
Gli sportelli Federconsumatori sono a disposizioni per ogni chiarimento o problema relativo ala stagione dei saldi.
Laura Cavalli Anche a Novara, come in tutto il resto del Piemonte, oggi hanno inizio i saldi invernali, che dureranno fino al 1° marzo per un totale di otto settimane. La data del 5 gennaio segnerà l’inizio delle svendite di fine stagione un po’ in tutta Italia: fanno eccezione Basilicata (che ha autorizzato i saldi dal 2 gennaio), Valle d’Aosta (dal 3) e Sicilia (dal 6 gennaio).
Un appuntamento sempre molto atteso, per il quale - secondo le stime di Confesercenti - ogni famiglia investirà un budget di circa 150 euro. “Oggetto del desiderio” di quest’anno sono le scarpe: sempre secondo l’indagine di Confesercenti, un nuovo paio di scarpe è l’acquisto in saldo più desiderato dagli italiani, indicato dal 28%. Seguono i prodotti di maglieria (22%), ed i pantaloni (14%). Alto l’interesse anche per i prodotti tessili e moda per la casa (9%) e per i capi spalla, come giubbotti e giacconi, ricercati dal 7% dei consumatori.
Ma come sempre, meglio prestare particolare attenzione per evitare spiacevoli “fregature”. Ecco dunque un decalogo di Federconsumatori per affrontare nel migliore dei modi e senza rischio di qualche delusione, o peggio, questa opportunità di risparmio. «Non ci stanchiamo di ribadire - sottolinea Federconsumatori - che un aiuto concreto alla ripresa dei consumi potrebbe arrivare anche da una completa liberalizzazione dei saldi o dalla presenza di un settore nei punti vendita costantemente dedicato ai saldi».
Ed ecco il decalogo
- Verificare prima dell'avvio dei saldi il prezzo dei prodotti che interessano per potere fare gli opportuni confronti e le valutazioni sulla reale convenienza dello sconto praticato sul prodotto.
- Non fermarsi alla prima vetrina ma confrontare e valutare le offerte di diversi punti vendita.
- Diffidare da vetrine coperte da manifesti che impediscono la vista della merce o di offerte con sconti esagerati, pari o superiori al 60%.
- Controllare il cartellino esposto che deve obbligatoriamente riportare in maniera leggibile ed evidente sia il vecchio prezzo che quello nuovo oltre alla percentuale di sconto praticato.
- Il commerciante ha l'obbligo di accettare il pagamento a mezzo bancomat o carta di credito per importi superiori a 30 euro.
- La merce in saldo deve riguardare la stagione in corso. Prodotti differenti di precedenti stagioni debbono essere messi in vendita in maniera separata.
- Il cambio del prodotto acquistato non è obbligatorio da parte del commerciante ma lasciato a sua discrezione. In ogni caso conservare sempre lo scontrino come prova di acquisto, essenziale in caso di merce fallata o non conforme. In questi ultimi casi, infatti, scatta l'obbligo di sostituzione o di restituzione della somma spesa da parte di chi vende.
- E' buona norma provare in negozio i capi di abbigliamento che si intendono acquistare; non vi è obbligo in proposito ma è chiaro che è meglio diffidare di negozi che negano la prova del capo.
- Acquisti on line: già in occasione delle festività si sono registrati forti incrementi delle vendite on line (il 62% degli italiano ha acquistato almeno un prodotto on line).In occasione dei saldi si suggerisce di leggere con attenzione tutte le informazioni fornite dai portali. Ci sono in ogni caso 14 giorni di tempo dalla consegna per esercitare il diritto al ripensamento e rendere quanto acquistato, previa verifica delle condizioni indicate dal venditore. Per i pagamenti assicurarsi della sicurezza del sistema: utilizzare connessioni protette, accertarsi che l’indirizzo web inizi con Https e che compaia l’immagine del lucchetto durante la transazione.
Per ogni problema relativo a prezzi, cartellini scorretti o altro - ricorda Federconsumatori - è possibile rivolgersi alla Polizia Municipale o agli Uffici comunali competenti per il commercio.
Gli sportelli Federconsumatori sono a disposizioni per ogni chiarimento o problema relativo ala stagione dei saldi.
Laura Cavalli

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