L’Università del Piemonte orientale aumenta di 1 milione il Fondo di Finanziamento Ordinario

L’Università del Piemonte orientale aumenta di 1 milione il Fondo di Finanziamento Ordinario
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NOVARA - L’Università del Piemonte Orientale aumenta la propria quota di Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) di un milione di euro per il 2017, con un incremento del 2% in più rispetto allo scorso anno. La ripartizione del Ffo degli atenei italiani è stata pubblicata il 13 settembre dal Miur. L'Upo rientra quindi nel gruppo delle 21 università premiate dal Ministero con un aumento della quota di Ffo. 

La performance dell’Ateneo è stata in particolare valutata sotto i profili della didattica, della ricerca e dell’internazionalizzazione, parametri che hanno fortemente contribuito al risultato positivo.

Oltre alla quota base e alla quota premiale, quest’anno per la prima volta, l’Ffo è composto anche dai fondi per la cosiddetta “No Tax Area”, una novità prevista dalla Legge di Bilancio per il 2017. Essa consente agli studenti con un Isee fino a 13.000 euro di essere esonerati dal pagamento delle tasse universitarie e garantisce tasse “calmierate” per gli studenti con un Isee tra i 13.000 e i 20.000 euro.

«È un risultato – ha commentato il rettore Cesare Emanuel –  che misura un plus di competenze, di impegno e spirito di servizio presente nella compagine docente e tecnico-amministrativa del nostro Ateneo e che ancora una volta ci contraddistingue nel sistema universitario del Nord-Ovest e italiano. È altresì un risultato che scaturisce dalla soddisfazione e dall'impegno dei nostri studenti nello svolgimento del loro percorso curriculare, degli stage e dei periodi di aggiornamento all'estero. Tutto ciò è un buon viatico per il compimento, quest'anno, dei nostri venti anni ed una decisa assicurazione di qualità per tutti gli studenti che vogliano iscriversi presso di noi. Impegneremo anche queste risorse per accrescere e assicurare funzionalità e innovazione al già esteso parco dei laboratori, ai collegamenti informatici e teleinformatici, alle strutture didattiche e bibliotecarie».

I 21 gli atenei che hanno visto crescere la propria quota di assegnazione sono così distribuiti: 7 al nord (UPO, Università di Bergamo, Milano Bicocca, Università di Ferrara, Università dell’Insubria, Milano Statale, Sissa di Trieste), 3 al centro (Università di Urbino, Università Politecnica delle Marche, Università per Stranieri di Siena) e 11 al sud (Bari Politecnico, Università di Catanzaro, Napoli Parthenope, Università degli studi de L'Aquila, Università degli studi della Campania ‘Vanvitelli’, Università di Bari, Università Chieti-Pescara, Università del Molise, Università di Foggia, Università del Sannio, Università di Salerno).

NOVARA - L’Università del Piemonte Orientale aumenta la propria quota di Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) di un milione di euro per il 2017, con un incremento del 2% in più rispetto allo scorso anno. La ripartizione del Ffo degli atenei italiani è stata pubblicata il 13 settembre dal Miur. L'Upo rientra quindi nel gruppo delle 21 università premiate dal Ministero con un aumento della quota di Ffo. 

La performance dell’Ateneo è stata in particolare valutata sotto i profili della didattica, della ricerca e dell’internazionalizzazione, parametri che hanno fortemente contribuito al risultato positivo.

Oltre alla quota base e alla quota premiale, quest’anno per la prima volta, l’Ffo è composto anche dai fondi per la cosiddetta “No Tax Area”, una novità prevista dalla Legge di Bilancio per il 2017. Essa consente agli studenti con un Isee fino a 13.000 euro di essere esonerati dal pagamento delle tasse universitarie e garantisce tasse “calmierate” per gli studenti con un Isee tra i 13.000 e i 20.000 euro.

«È un risultato – ha commentato il rettore Cesare Emanuel –  che misura un plus di competenze, di impegno e spirito di servizio presente nella compagine docente e tecnico-amministrativa del nostro Ateneo e che ancora una volta ci contraddistingue nel sistema universitario del Nord-Ovest e italiano. È altresì un risultato che scaturisce dalla soddisfazione e dall'impegno dei nostri studenti nello svolgimento del loro percorso curriculare, degli stage e dei periodi di aggiornamento all'estero. Tutto ciò è un buon viatico per il compimento, quest'anno, dei nostri venti anni ed una decisa assicurazione di qualità per tutti gli studenti che vogliano iscriversi presso di noi. Impegneremo anche queste risorse per accrescere e assicurare funzionalità e innovazione al già esteso parco dei laboratori, ai collegamenti informatici e teleinformatici, alle strutture didattiche e bibliotecarie».

I 21 gli atenei che hanno visto crescere la propria quota di assegnazione sono così distribuiti: 7 al nord (UPO, Università di Bergamo, Milano Bicocca, Università di Ferrara, Università dell’Insubria, Milano Statale, Sissa di Trieste), 3 al centro (Università di Urbino, Università Politecnica delle Marche, Università per Stranieri di Siena) e 11 al sud (Bari Politecnico, Università di Catanzaro, Napoli Parthenope, Università degli studi de L'Aquila, Università degli studi della Campania ‘Vanvitelli’, Università di Bari, Università Chieti-Pescara, Università del Molise, Università di Foggia, Università del Sannio, Università di Salerno).

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