In chiesa è arrivato il “carrello della generosità”

In chiesa è arrivato il “carrello della generosità”
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GRIGNASCO - Un carrello inchiesa (nella foto). L’iniziativa ha suscitato molto interesse. A proporla è stato il parroco don Enrico Marcioni. Ha voluto chiamarlo, insieme ai suoi collaboratori, il «carrello della generosità» spiegando durante le messe il perché dell’iniziativa. Ognuno, secondo le proprie possibilità e la propria volontà, potrà inserire nel carrello un pacco di pasta, qualche scatola di tonno o piselli; poi il gruppo di volontariato parrocchiale, che fa capo alla Caritas, utilizzerà questi doni per le borse da distribuire alle famiglie bisognose.«E’ un appello alla generosità personale in un momento economico difficile per il Paese», spiega d

GRIGNASCO - Un carrello inchiesa (nella foto). L’iniziativa ha suscitato molto interesse. A proporla è stato il parroco don Enrico Marcioni. Ha voluto chiamarlo, insieme ai suoi collaboratori, il «carrello della generosità» spiegando durante le messe il perché dell’iniziativa. Ognuno, secondo le proprie possibilità e la propria volontà, potrà inserire nel carrello un pacco di pasta, qualche scatola di tonno o piselli; poi il gruppo di volontariato parrocchiale, che fa capo alla Caritas, utilizzerà questi doni per le borse da distribuire alle famiglie bisognose.«E’ un appello alla generosità personale in un momento economico difficile per il Paese», spiega don Enrico. Sono molti coloro che si rivolgono alla casa parrocchiale perché non riescono a pagare le bollette o a comprare il pane: il desiderio del sacerdote è stato quello di condividere i bisogni, interpellando i fedeli. Che stanno rispondendo in modo positivo e con entusiasmo. «L’aiuto a chi ha bisogno però – spiega ancora don Marcioni - non si limita alle borse alimentari». E racconta la storia di una segnalazione molto discreta, giunta alla Parrocchia, sulla situazione di uno studente particolarmente bravo e diligente, ma con difficoltà a raggiungere l’istituto superiore che sta frequentando a causa della crisi. E’ stato il gruppo parrocchiale ad aiutarlo a pagare l’abbonamento del pullman. Tornando al fronte alimentare, ogni settimana vengono preparate una sessantina di borse della spesa. Nella Bassa Valsesia la crisi ha picchiato duro: basti pensare che a Grignasco hanno chiuso ai battenti la filatura (punto di riferimento per tutta la zona) e diversi mobilifici.

Paolo Usellini

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