Il Riso Razza 77 brilla a Sanremo

Il Riso Razza 77 brilla a Sanremo
Pubblicato:
Aggiornato:

NOVARA - Il riso Razza 77 di Novara brilla sotto i riflettori di Sanremo. Nell’ambito del festival della canzone italiana, il riso coltivato nelle campagne della Bassa compare tra le eccellenze agroalimentari sponsor della kermesse insieme, tra gli altri, a “SìInvernizzi” di Trecate. Il nome del Razza 77 si lega a quello del Forte Santa Tecla – Radio2 in the Club. La radio Rai, che storicamente trasmette in diretta la rassegna canora, propone un palinsesto di programmazione per il “pre e dopo festival”. Concerti, musica di qualità con tanti ospiti provenienti direttamente dal teatro Ariston con Lele Sacchi, dj di fama internazionale. E c’è da scommettere che, dopo la lunga maratona sul palco e in radio, qualche bel piatto di risotto cucinato con il Razza 77 finirà per stuzzicare i palati di artisti e musicisti. «Un’ottima vetrina per il territorio, a poco più di una settimana dall’entrata in vigore dell’etichettatura obbligatoria che renderà finalmente riconoscibile l’identità dei nostri risi», commenta Sara Baudo, presidente Coldiretti interprovinciale.

Non è questa la sola grande novità per il Razza 77. E’ nata in questi giorni “Risicultori di razza”, la nuova società fondata da Domenico Bernascone e Silvio Nai Oleari di Tornaco e Fabrizio Rizzotti di Vespolate solo per produrre il Razza 77. I tre “padri” della rinascita nelle campagne novaresi della varietà storica, caduta in disuso per quarant’anni, hanno deciso di fare il salto di qualità. «Ci siamo uniti per dare un’identità specifica al prodotto. Il Razza 77 è espressione di un territorio ben definito. La società nasce per diffondere non solo il riso ma anche il territorio che lo produce. E’ forse la prima operazione societaria in ambito risicolo con questi intenti. In passato abbiamo conosciuto solo le cooperative - spiegano i tre soci -. Non a caso il nome risicultori con la u e non la o, cioè cultura del riso».

Il Razza 77 a ottobre è stato iscritto nel registro delle varietà da conservazione: Bernascone è il responsabile della sua conservazione in purezza; il seme viene moltiplicato all’azienda Fornace di Rizzotti. Oltre Sanremo, «il Razza 77 è disponibile alla collaborazione con altri eventi e prodotti che siano simbolo e identità di un territorio», dicono. Il 24 febbraio, ad esempio, ci sarà una cena in cascina - già sold out -  alla Fornace di Vespolate. Con “Birrazza”, in collaborazione con la Pro Loco di Vespolate, la serata proporrà degustazioni di riso e birra di Hordeum con spiegazioni storico-gastronomiche. Il 24 sarà anche inaugurata la mostra fotografica  “Black&Rice” con gli scatti di Andrea De Gennaro che racconta per immagini la bellezza e la fierezza di essere agricoltori. I Razza 77 ha già avuto importanti vetrine tv a Geo&Geo, Linea Verde e La vita in diretta.

Arianna Martelli

NOVARA - Il riso Razza 77 di Novara brilla sotto i riflettori di Sanremo. Nell’ambito del festival della canzone italiana, il riso coltivato nelle campagne della Bassa compare tra le eccellenze agroalimentari sponsor della kermesse insieme, tra gli altri, a “SìInvernizzi” di Trecate. Il nome del Razza 77 si lega a quello del Forte Santa Tecla – Radio2 in the Club. La radio Rai, che storicamente trasmette in diretta la rassegna canora, propone un palinsesto di programmazione per il “pre e dopo festival”. Concerti, musica di qualità con tanti ospiti provenienti direttamente dal teatro Ariston con Lele Sacchi, dj di fama internazionale. E c’è da scommettere che, dopo la lunga maratona sul palco e in radio, qualche bel piatto di risotto cucinato con il Razza 77 finirà per stuzzicare i palati di artisti e musicisti. «Un’ottima vetrina per il territorio, a poco più di una settimana dall’entrata in vigore dell’etichettatura obbligatoria che renderà finalmente riconoscibile l’identità dei nostri risi», commenta Sara Baudo, presidente Coldiretti interprovinciale.

Non è questa la sola grande novità per il Razza 77. E’ nata in questi giorni “Risicultori di razza”, la nuova società fondata da Domenico Bernascone e Silvio Nai Oleari di Tornaco e Fabrizio Rizzotti di Vespolate solo per produrre il Razza 77. I tre “padri” della rinascita nelle campagne novaresi della varietà storica, caduta in disuso per quarant’anni, hanno deciso di fare il salto di qualità. «Ci siamo uniti per dare un’identità specifica al prodotto. Il Razza 77 è espressione di un territorio ben definito. La società nasce per diffondere non solo il riso ma anche il territorio che lo produce. E’ forse la prima operazione societaria in ambito risicolo con questi intenti. In passato abbiamo conosciuto solo le cooperative - spiegano i tre soci -. Non a caso il nome risicultori con la u e non la o, cioè cultura del riso».

Il Razza 77 a ottobre è stato iscritto nel registro delle varietà da conservazione: Bernascone è il responsabile della sua conservazione in purezza; il seme viene moltiplicato all’azienda Fornace di Rizzotti. Oltre Sanremo, «il Razza 77 è disponibile alla collaborazione con altri eventi e prodotti che siano simbolo e identità di un territorio», dicono. Il 24 febbraio, ad esempio, ci sarà una cena in cascina - già sold out -  alla Fornace di Vespolate. Con “Birrazza”, in collaborazione con la Pro Loco di Vespolate, la serata proporrà degustazioni di riso e birra di Hordeum con spiegazioni storico-gastronomiche. Il 24 sarà anche inaugurata la mostra fotografica  “Black&Rice” con gli scatti di Andrea De Gennaro che racconta per immagini la bellezza e la fierezza di essere agricoltori. I Razza 77 ha già avuto importanti vetrine tv a Geo&Geo, Linea Verde e La vita in diretta.

Arianna Martelli

Seguici sui nostri canali