Concorso in estorsione: 52enne condannato a 4 anni

Concorso in estorsione: 52enne condannato a 4 anni
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NOVARA, Quattro anni di reclusione per concorso in estorsione.Questa la condanna inflitta in Tribunale a Novara, in abbreviato nel corso dell’udienza preliminare, nei confronti di F.P., 52ennedi Grignasco. Una vicenda che risale all’aprile del 2016 e che vede anche altri tre imputati, che stanno però seguendo ilprocesso ordinario in dibattimento (la prossima udienza, in questo caso, dopo quella della scorsa settimana, in cui sono statiascoltati alcuni testimoni, è per il 23 gennaio 2018). Stando all’accusa, F.P. avrebbe dato manforte a uno

NOVARA, Quattro anni di reclusione per concorso in estorsione.Questa la condanna inflitta in Tribunale a Novara, in abbreviato nel corso dell’udienza preliminare, nei confronti di F.P., 52ennedi Grignasco. Una vicenda che risale all’aprile del 2016 e che vede anche altri tre imputati, che stanno però seguendo ilprocesso ordinario in dibattimento (la prossima udienza, in questo caso, dopo quella della scorsa settimana, in cui sono statiascoltati alcuni testimoni, è per il 23 gennaio 2018). Stando all’accusa, F.P. avrebbe dato manforte a uno degli altriattuali imputati in una delle sue abituali e insistenti richieste di soldi a ristoratori e baristi della zona del Borgomanerese.L’episodio in questione risale al 2 aprile 2016. R.T., 49enne di Cureggio (uno dei tre imputati che sta seguendo il processoordinario), aveva chiesto 200 euro al titolare dell’osteria bar “La vecchia sportiva” di Maggiora, come già accaduto altre voltein passato. Cifre che il titolare, intimorito dall’atteggiamento aggressivo che l’uomo avrebbe tenuto, aveva sempre consegnato. Questa volta però si era rifiutato. Successivamente il titolare del ristorante aveva incontrato sia R.T. sia F.P. in un altro locale di Maggiora e qui era avvenuto l’episodio contestato. F.P.,come sostiene l’accusa, fingendosi interessato alla situazione del ristoratore, gli aveva chiesto se avesse problemi con R.T. Lavittima si era lamentata e aveva riferito quanto stava subendo da qualche tempo. F.P. avrebbe quindi cercato di fare da paciere trai due e consegnato 200 euro a R.T. al posto del commerciante. R.T. aveva così riferito al barista che ora era in debito con F.P. E in effetti il giorno successivo, sostiene l’accusa, F.P. si era presentato a Maggiora, esigendo 500 euro. 

mo.c. 

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