Industria manifatturiera novarese, nel terzo trimestre migliorano produzione e fatturato

Industria manifatturiera novarese, nel terzo trimestre migliorano produzione e fatturato
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NOVARA - Terz’ultimo posto per Novara nella classifica delle performance provinciali piemontesi secondo la 184a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera”. In prima posizione Asti, (+4,2%), la media regionale è pari al +2,7%. L’indagine ha coinvolto nel Novarese 172 imprese, per un totale di oltre 8.700 addetti ed un fatturato superiore ai 2,6 miliardi di euro. Tra luglio e settembre 2017 a Novara e provincia si è registrato un aumento sia della produzione (+2,5%), sia del fatturato (+3,9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 
«I trend della produzione industriale e del fatturato appaiono positivi e in miglioramento rispetto al trimestre precedente – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – Il quadro complessivo, pur includendo qualche flessione, risulta ampiamente orientato al segno più e anche le previsioni future riflettono una maggior fiducia. In particolare emerge con evidenza il ruolo trainante dei mercati esteri: i risultati concretizzati oltreconfine dai diversi settori viaggiano con velocità diverse, ma sono tutti positivi e con incrementi anche a due cifre in alcuni casi. Affinché questo orientamento possa consolidarsi occorre cogliere le opportunità che provengono dagli scenari internazionali e aiutare le imprese a rafforzare la propria capacità competitiva, sostenendo gli investimenti in formazione, innovazione ed utilizzo delle nuove tecnologie digitali».

Analogamente a quanto riscontrato nelle indagini precedenti, è il metalmeccanico ad evidenziare l’aumento più significativo sotto il profilo della produzione industriale, con una performance pari al +6,7%, cui fa seguito il +6% messo a segno dal tessile-abbigliamento. La chimica-gomma-plastica si allinea alla media provinciale, pari al +2,5%, mentre diminuisce leggermente l’alimentare, con una flessione del -1,1%.

Più favorevoli i dati tendenziali relativi al fatturato: nel confronto con il terzo trimestre 2017 il valore delle vendite è infatti salito del +3,9% a livello complessivo, grazie alle variazioni positive di tutti i comparti di attività economica, che risultano comprese tra il +6,3% registrato dal metalmeccanico e il +3,2% dell’alimentare.

Un incremento che appare più convincente analizzando i dati del fatturato realizzato con i clienti esteri: il risultato complessivo si attesta al +8,1% grazie alla brillante performance del metalmeccanico, che mette a segno una variazione a due cifre, sfiorando il +12%. Meno intense, ma tutte ampiamente positive le dinamiche degli altri comparti.
Il fattore “estero” incide favorevolmente anche sui dati che riguardano i nuovi ordinativi: mentre la domanda interna cresce mediamente nella misura del +1,4%, quella oltre confine arriva a superare il 12%.
Sono metalmeccanico e chimica-gomma-plastica a evidenziare gli aumenti più vivaci delle commesse estere, con variazioni che superano in entrambi i casi il +14%, seguiti, a distanza, dal tessile-abbigliamento (+4,1%) e dall’alimentare (+2,1%).
Sul fronte della domanda interna è invece il sistema moda ad evidenziare la crescita più significativa, pari al +11,6%, con incrementi più modesti, ma incoraggianti anche per chimica-gomma-plastica e metalmeccanico, mentre l’alimentare risulta in controtendenza e vede calare gli ordinativi domestici del -3,3%.
v.s.                                                                  

 

NOVARA - Terz’ultimo posto per Novara nella classifica delle performance provinciali piemontesi secondo la 184a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera”. In prima posizione Asti, (+4,2%), la media regionale è pari al +2,7%. L’indagine ha coinvolto nel Novarese 172 imprese, per un totale di oltre 8.700 addetti ed un fatturato superiore ai 2,6 miliardi di euro. Tra luglio e settembre 2017 a Novara e provincia si è registrato un aumento sia della produzione (+2,5%), sia del fatturato (+3,9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 
«I trend della produzione industriale e del fatturato appaiono positivi e in miglioramento rispetto al trimestre precedente – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – Il quadro complessivo, pur includendo qualche flessione, risulta ampiamente orientato al segno più e anche le previsioni future riflettono una maggior fiducia. In particolare emerge con evidenza il ruolo trainante dei mercati esteri: i risultati concretizzati oltreconfine dai diversi settori viaggiano con velocità diverse, ma sono tutti positivi e con incrementi anche a due cifre in alcuni casi. Affinché questo orientamento possa consolidarsi occorre cogliere le opportunità che provengono dagli scenari internazionali e aiutare le imprese a rafforzare la propria capacità competitiva, sostenendo gli investimenti in formazione, innovazione ed utilizzo delle nuove tecnologie digitali».

Analogamente a quanto riscontrato nelle indagini precedenti, è il metalmeccanico ad evidenziare l’aumento più significativo sotto il profilo della produzione industriale, con una performance pari al +6,7%, cui fa seguito il +6% messo a segno dal tessile-abbigliamento. La chimica-gomma-plastica si allinea alla media provinciale, pari al +2,5%, mentre diminuisce leggermente l’alimentare, con una flessione del -1,1%.

Più favorevoli i dati tendenziali relativi al fatturato: nel confronto con il terzo trimestre 2017 il valore delle vendite è infatti salito del +3,9% a livello complessivo, grazie alle variazioni positive di tutti i comparti di attività economica, che risultano comprese tra il +6,3% registrato dal metalmeccanico e il +3,2% dell’alimentare.

Un incremento che appare più convincente analizzando i dati del fatturato realizzato con i clienti esteri: il risultato complessivo si attesta al +8,1% grazie alla brillante performance del metalmeccanico, che mette a segno una variazione a due cifre, sfiorando il +12%. Meno intense, ma tutte ampiamente positive le dinamiche degli altri comparti.
Il fattore “estero” incide favorevolmente anche sui dati che riguardano i nuovi ordinativi: mentre la domanda interna cresce mediamente nella misura del +1,4%, quella oltre confine arriva a superare il 12%.
Sono metalmeccanico e chimica-gomma-plastica a evidenziare gli aumenti più vivaci delle commesse estere, con variazioni che superano in entrambi i casi il +14%, seguiti, a distanza, dal tessile-abbigliamento (+4,1%) e dall’alimentare (+2,1%).
Sul fronte della domanda interna è invece il sistema moda ad evidenziare la crescita più significativa, pari al +11,6%, con incrementi più modesti, ma incoraggianti anche per chimica-gomma-plastica e metalmeccanico, mentre l’alimentare risulta in controtendenza e vede calare gli ordinativi domestici del -3,3%.
v.s.                                                                  

  

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