Ancora per tre anni il Crodino resterà “made in Ossola”

Ancora per tre anni il Crodino resterà “made in Ossola”
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CRODO - Si è tenuta il 7 dicembre, negli uffici della Provincia del Verbano Cusio Ossola, la conferenza dei servizi appositamente convocata per valutare il rilascio di un parere preventivo circa il trasferimento della titolarità di concessione per acque minerali “Terme di Crodo”.
La conferenza dei servizi è stata preceduta da un incontro, presieduto dal presidente Stefano Costa, che ha visto la presenza delle rappresentanze sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dei rappresentanti Rsu dello stabilimento di Crodo, del sindaco di Crodo Savoia, intervenuto anche in rappresentanza dell’Unione Montana Alta Ossola e dei vertici di Davide Campari spa e di Royal Unibrew, volto a valutare il recepimento, da parte delle società, delle proposte avanzate in un precedente incontro dai rappresentanti di Provincia e Comune. L’incontro ha consentito alle parti di raggiungere un accordo, rafforzativo del piano industriale consegnato, che prevede la completa salvaguardia del livello occupazionale. Innanzitutto è stata formalizzata l’istituzione da parte del presidente della Provincia del Vco di un tavolo permanente tra Provincia, Unione Montana Alta Ossola, Comune di Crodo, rappresentanze sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, rappresentanti Rsu dello stabilimento di Crodo, Davide Campari Milano spa e Royal Unibrew con l’obbiettivo di verifica annuale dei risvolti occupazionali che il piano industriale presentato da Royal Unibrew riuscirà a garantire rispetto alla programmata delocalizzazione delle produzioni di Campari Soda, Aperol Soda e Crodino, da convocare entro il 30 novembre di ogni anno per gli anni 2018, 2019 e 2020. La verifica potrà prevedere sia interventi di rimodulazione temporale del piano di delocalizzazione sia offerte di nuova occupazione presso i siti produttivi del Gruppo Campari.
Inoltre, Davide Campari Milano spa si rende disponibile a finanziare uno studio affidato a Federterme Servizi sul potenziale termalistico delle acque minerali di Crodo che verrà messo a disposizione degli enti locali.
Le società Davide Campari Milano spa e Royal Unibrew si impegnano ad eseguire opere di manutenzione straordinaria sulle facciate e sulle coperture dei fabbricati del vecchio stabilimento sito in località Bagni, mentre Royal Unibrew si è resa disponibile a cedere a titolo gratuito agli enti locali (Comune di Crodo e Unione Montana Alta Ossola) la parte di proprietà acquisita presso il fabbricato “ex mensa” nonché le porzioni di proprietà nel fabbricato denominato “colonnato” posto all’ingresso Sud del parco, facente parte della struttura ove hanno l’attuale sede l’Unione Montana Alta Ossola, il centro visite dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola ed il Museo Nazionale delle Acque Minerali “Carlo Brazzorotto”.

Il presidente della Provincia Costa ha commentato: «Nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi a Crodo avevo espresso il desiderio di giungere ad un accordo di più ampia condivisione possibile tra i portatori di interesse locali. Credo che il lavoro di questi ultimi quindici giorni sia stato serio e rispettoso delle aspettative di tutti, producendo maggior certezza di prospettive future per i lavoratori, grazie ad un monitoraggio puntuale di questa fase di transizione, piena consapevolezza delle organizzazioni sindacali di aver svolto appieno il loro ruolo di intermediazione e soddisfazione degli enti locali in merito al concordato monitoraggio costante sul mantenimento dell’attuale livello occupazionale unita alla certezza di prospettiva futura per quanto riguarda i fabbricati dismessi».
«In questi mesi - ha aggiunto il sindaco di Crodo Ermanno Savoia - è stato svolto un intenso lavoro di confronto fra le parti per ricercare tutte le soluzioni possibili al momento, al fine di garantire il livello occupazionale attuale dando certezze per il futuro ai dipendenti e mantenere sul nostro territorio una realtà industriale importante per l'economia della nostra zona. L'accordo raggiunto ci dà la possibilità di mantenere un monitoraggio costante per i prossimi anni sulla situazione dell'occupazione e trovare eventuali ulteriori soluzioni in caso non fossero raggiunti gli obiettivi prefissati».
Le organizzazioni sindacali di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil esprimono «una “moderata” soddisfazione per l’andamento del confronto che ha permesso di concretizzare, in sede di conferenza dei servizi, gli auspicati impegni delle parti coinvolte al fine di garantire il mantenimento dell’occupazione che passa, in primis dalla volontà di Royal Unibrew di investire sullo sviluppo del sito di Crodo, ma anche dalla disponibilità di Campari a valutare annualmente, nella stessa sede, lo sviluppo del piano industriale con gli eventuali aggiustamenti del caso. Tutto ciò è stato possibile grazie al comportamento dei dipendenti e della Rsu dello stabilimento di Crodo i quali, dopo il comprensibile “scoramento”, seguito alla dichiarazione della vendita dei marchi e del sito produttivo, ma non del “Crodino”, hanno messo in campo tutte le azioni possibili volte al l’obiettivo di portare ad un unico “tavolo” tutti gli attori coinvolti col fine ultimo di garantire il migliore futuro possibile ai dipendenti ed al sito produttivo.”
«Durante questi mesi in cui si prospettava il cambio di proprietà - dicono i rappresentati dei lavoratori - abbiamo affrontato situazioni nuove e complesse. Ciò nonostante abbiamo sempre tenuto presente quale fosse il nostro obiettivo tutelando in primo luogo i diritti dei lavoratori. Oggi siamo giunti ad un accordo che ci soddisfa e ci ripaga degli sforzi profusi in questo periodo. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato».
In conclusione Stefano Saccardi, general counsel e business development officer di Gruppo Campari si dice «lieto di aver raggiunto un accordo. Siamo certi che rappresenti la miglior soluzione per tutti gli interlocutori, in particolare per quanto riguarda durevoli prospettive occupazionali».
Laura Cavalli

CRODO - Si è tenuta il 7 dicembre, negli uffici della Provincia del Verbano Cusio Ossola, la conferenza dei servizi appositamente convocata per valutare il rilascio di un parere preventivo circa il trasferimento della titolarità di concessione per acque minerali “Terme di Crodo”.
La conferenza dei servizi è stata preceduta da un incontro, presieduto dal presidente Stefano Costa, che ha visto la presenza delle rappresentanze sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dei rappresentanti Rsu dello stabilimento di Crodo, del sindaco di Crodo Savoia, intervenuto anche in rappresentanza dell’Unione Montana Alta Ossola e dei vertici di Davide Campari spa e di Royal Unibrew, volto a valutare il recepimento, da parte delle società, delle proposte avanzate in un precedente incontro dai rappresentanti di Provincia e Comune. L’incontro ha consentito alle parti di raggiungere un accordo, rafforzativo del piano industriale consegnato, che prevede la completa salvaguardia del livello occupazionale. Innanzitutto è stata formalizzata l’istituzione da parte del presidente della Provincia del Vco di un tavolo permanente tra Provincia, Unione Montana Alta Ossola, Comune di Crodo, rappresentanze sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, rappresentanti Rsu dello stabilimento di Crodo, Davide Campari Milano spa e Royal Unibrew con l’obbiettivo di verifica annuale dei risvolti occupazionali che il piano industriale presentato da Royal Unibrew riuscirà a garantire rispetto alla programmata delocalizzazione delle produzioni di Campari Soda, Aperol Soda e Crodino, da convocare entro il 30 novembre di ogni anno per gli anni 2018, 2019 e 2020. La verifica potrà prevedere sia interventi di rimodulazione temporale del piano di delocalizzazione sia offerte di nuova occupazione presso i siti produttivi del Gruppo Campari.
Inoltre, Davide Campari Milano spa si rende disponibile a finanziare uno studio affidato a Federterme Servizi sul potenziale termalistico delle acque minerali di Crodo che verrà messo a disposizione degli enti locali.
Le società Davide Campari Milano spa e Royal Unibrew si impegnano ad eseguire opere di manutenzione straordinaria sulle facciate e sulle coperture dei fabbricati del vecchio stabilimento sito in località Bagni, mentre Royal Unibrew si è resa disponibile a cedere a titolo gratuito agli enti locali (Comune di Crodo e Unione Montana Alta Ossola) la parte di proprietà acquisita presso il fabbricato “ex mensa” nonché le porzioni di proprietà nel fabbricato denominato “colonnato” posto all’ingresso Sud del parco, facente parte della struttura ove hanno l’attuale sede l’Unione Montana Alta Ossola, il centro visite dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola ed il Museo Nazionale delle Acque Minerali “Carlo Brazzorotto”.

Il presidente della Provincia Costa ha commentato: «Nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi a Crodo avevo espresso il desiderio di giungere ad un accordo di più ampia condivisione possibile tra i portatori di interesse locali. Credo che il lavoro di questi ultimi quindici giorni sia stato serio e rispettoso delle aspettative di tutti, producendo maggior certezza di prospettive future per i lavoratori, grazie ad un monitoraggio puntuale di questa fase di transizione, piena consapevolezza delle organizzazioni sindacali di aver svolto appieno il loro ruolo di intermediazione e soddisfazione degli enti locali in merito al concordato monitoraggio costante sul mantenimento dell’attuale livello occupazionale unita alla certezza di prospettiva futura per quanto riguarda i fabbricati dismessi».
«In questi mesi - ha aggiunto il sindaco di Crodo Ermanno Savoia - è stato svolto un intenso lavoro di confronto fra le parti per ricercare tutte le soluzioni possibili al momento, al fine di garantire il livello occupazionale attuale dando certezze per il futuro ai dipendenti e mantenere sul nostro territorio una realtà industriale importante per l'economia della nostra zona. L'accordo raggiunto ci dà la possibilità di mantenere un monitoraggio costante per i prossimi anni sulla situazione dell'occupazione e trovare eventuali ulteriori soluzioni in caso non fossero raggiunti gli obiettivi prefissati».
Le organizzazioni sindacali di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil esprimono «una “moderata” soddisfazione per l’andamento del confronto che ha permesso di concretizzare, in sede di conferenza dei servizi, gli auspicati impegni delle parti coinvolte al fine di garantire il mantenimento dell’occupazione che passa, in primis dalla volontà di Royal Unibrew di investire sullo sviluppo del sito di Crodo, ma anche dalla disponibilità di Campari a valutare annualmente, nella stessa sede, lo sviluppo del piano industriale con gli eventuali aggiustamenti del caso. Tutto ciò è stato possibile grazie al comportamento dei dipendenti e della Rsu dello stabilimento di Crodo i quali, dopo il comprensibile “scoramento”, seguito alla dichiarazione della vendita dei marchi e del sito produttivo, ma non del “Crodino”, hanno messo in campo tutte le azioni possibili volte al l’obiettivo di portare ad un unico “tavolo” tutti gli attori coinvolti col fine ultimo di garantire il migliore futuro possibile ai dipendenti ed al sito produttivo.”
«Durante questi mesi in cui si prospettava il cambio di proprietà - dicono i rappresentati dei lavoratori - abbiamo affrontato situazioni nuove e complesse. Ciò nonostante abbiamo sempre tenuto presente quale fosse il nostro obiettivo tutelando in primo luogo i diritti dei lavoratori. Oggi siamo giunti ad un accordo che ci soddisfa e ci ripaga degli sforzi profusi in questo periodo. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato».
In conclusione Stefano Saccardi, general counsel e business development officer di Gruppo Campari si dice «lieto di aver raggiunto un accordo. Siamo certi che rappresenti la miglior soluzione per tutti gli interlocutori, in particolare per quanto riguarda durevoli prospettive occupazionali».
Laura Cavalli

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