"Quelcheresta di Milano Expo dal 1906 al 2015. 110 artisti raccontano l’Italia

"Quelcheresta di Milano Expo dal 1906 al 2015. 110 artisti raccontano l’Italia
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NOVARA - E' stata presentata oggi in Municipio la mostra “Quelcheresta di Milano Expo dal 1906 al 2015. 110 artisti raccontano l’Italia" a cura dell'artista novarese Vittorio Tonon. 110 anni rivisitati da 110 artisti contemporanei, italiani e stranieri, attraverso le loro opere creative in un mix di pittura, scultura, installazioni e video. Come viene spiegato nella presentazione, l'esposizione "è una (ri)lettura lucida, attenta, ironica, provocatoria, non retorica, degli eventi più significativi del nostro Paese. Ogni anno, dal 1906 al 2015, viene rappresentato in chiave artistica attraverso un’opera realizzata da ogni singolo autore secondo il proprio codice espressivo e la tecnica più congeniale". 
"La prima opera del 1906 primo Expo di Milano sul tema lavoro e trasporti, riferita al completamento del traforo del Sempione, è di Bruno Polver artista e amico novarese a cui vorrei dedicare questa mostra - spiega Tonon - Come sapete è mancato da poco tempo, ma la sua figura e il suo lavoro rimarranno per sempre nel cuore dei novaresi. L’ultima del 2015 di Giulia Traverso, nota artista milanese (membro della Permanente ecc), un lavoro figurativo realizzato con colori naturali, succo di limone e altri frutti, caffè ecc. in tema con l’Expo sul cibo e la nutrizione del pianeta. Poi si va dal terremoto di Messina alla bomba alla stazione di Bologna, da Riso amaro alla Dolce vita o personaggi come Boccioni, Levi Montalcini, Francesco Baracca, Falcone, Pertini, Dario Fo, Gaber ecc. Spesso gli artisti si sono riferiti a vicende legate alla loro zona geografica o a fatti personali o familiari: Crippa di Omegna alla Moka Borletti, Radaele di Ivrea a Olivetti, con la lettera 22, Fabio Cito napoletano alle stazioni d’Arte della metropolitana, il Conte Calvi le nozze al Quirinale di suo cugino con Jolanda di Savoia, io stesso nato a Tripoli ho scelto il 1911 anno in cui la Libia è diventata una colonia italiana, nella foto, che fa parte dell’opera, la tomba di mio nonno a Tripoli, mio padre ed io a due anni".
Gli artisti presenti provengono da tutto il mondo: USA, Finlandia, India, Brasile, Germania, Canada, Francia, Inghilterra. 
La mostra era già stata allestita a Milano la scorsa estate e viene ora riproposta a Novara: "Durante la mostra a Milano - continua Tonon -  parlando con la gente, ho potuto notare tra i loro ricordi una grande conoscenza di alcuni fatti, ma nel contempo, da parte di altri, soprattutto giovani, una totale ignoranza. Credo che questo evento, al di là dell’ottima qualità della opere e degli artisti, abbia il merito di ricordare la nostra storia, dei nostri padri e dei nostri nonni, a prescindere dai punti di vista. Memorie individuali o collettive che meritano comunque di essere ricordate".  
"Expo 2015, dato l’importante tema proposto con l’obiettivo di contrastare il problema della fame che affligge molte zone del pianeta, non è stato solo un evento importante per quanto riguarda le ricadute economiche e ambientali: in quest’occasione – commenta il sindaco Alessandro Canelli - c’è stato infatti un serrato confronto anche sul piano culturale da parte di mondi e realtà profondamente diversi, con riflessioni e prese di posizione che hanno influenzato il sentire comune. Il mondo dell’arte contemporanea non poteva restare asettico e indifferente rispetto a quest’opportunità globale: con “Quelcheresta di Milano Expo dal 1906 al 2015” il curatore Vittorio Tonon ha saputo selezionare centodieci artisti che raccontano il nostro Paese, rappresentativi del sentire comune rispetto a un evento destinato a passare alla Storia".

La mostra sarà allestita all'Arengo del Broletto dal 14 al 29 ottobre.

v.s.

NOVARA - E' stata presentata oggi in Municipio la mostra “Quelcheresta di Milano Expo dal 1906 al 2015. 110 artisti raccontano l’Italia" a cura dell'artista novarese Vittorio Tonon. 110 anni rivisitati da 110 artisti contemporanei, italiani e stranieri, attraverso le loro opere creative in un mix di pittura, scultura, installazioni e video. Come viene spiegato nella presentazione, l'esposizione "è una (ri)lettura lucida, attenta, ironica, provocatoria, non retorica, degli eventi più significativi del nostro Paese. Ogni anno, dal 1906 al 2015, viene rappresentato in chiave artistica attraverso un’opera realizzata da ogni singolo autore secondo il proprio codice espressivo e la tecnica più congeniale". 

"La prima opera del 1906 primo Expo di Milano sul tema lavoro e trasporti, riferita al completamento del traforo del Sempione, è di Bruno Polver artista e amico novarese a cui vorrei dedicare questa mostra - spiega Tonon - Come sapete è mancato da poco tempo, ma la sua figura e il suo lavoro rimarranno per sempre nel cuore dei novaresi. L’ultima del 2015 di Giulia Traverso, nota artista milanese (membro della Permanente ecc), un lavoro figurativo realizzato con colori naturali, succo di limone e altri frutti, caffè ecc. in tema con l’Expo sul cibo e la nutrizione del pianeta. Poi si va dal terremoto di Messina alla bomba alla stazione di Bologna, da Riso amaro alla Dolce vita o personaggi come Boccioni, Levi Montalcini, Francesco Baracca, Falcone, Pertini, Dario Fo, Gaber ecc. Spesso gli artisti si sono riferiti a vicende legate alla loro zona geografica o a fatti personali o familiari: Crippa di Omegna alla Moka Borletti, Radaele di Ivrea a Olivetti, con la lettera 22, Fabio Cito napoletano alle stazioni d’Arte della metropolitana, il Conte Calvi le nozze al Quirinale di suo cugino con Jolanda di Savoia, io stesso nato a Tripoli ho scelto il 1911 anno in cui la Libia è diventata una colonia italiana, nella foto, che fa parte dell’opera, la tomba di mio nonno a Tripoli, mio padre ed io a due anni".
Gli artisti presenti provengono da tutto il mondo: USA, Finlandia, India, Brasile, Germania, Canada, Francia, Inghilterra. 
La mostra era già stata allestita a Milano la scorsa estate e viene ora riproposta a Novara: "Durante la mostra a Milano - continua Tonon -  parlando con la gente, ho potuto notare tra i loro ricordi una grande conoscenza di alcuni fatti, ma nel contempo, da parte di altri, soprattutto giovani, una totale ignoranza. Credo che questo evento, al di là dell’ottima qualità della opere e degli artisti, abbia il merito di ricordare la nostra storia, dei nostri padri e dei nostri nonni, a prescindere dai punti di vista. Memorie individuali o collettive che meritano comunque di essere ricordate".  
"Expo 2015, dato l’importante tema proposto con l’obiettivo di contrastare il problema della fame che affligge molte zone del pianeta, non è stato solo un evento importante per quanto riguarda le ricadute economiche e ambientali: in quest’occasione – commenta il sindaco Alessandro Canelli - c’è stato infatti un serrato confronto anche sul piano culturale da parte di mondi e realtà profondamente diversi, con riflessioni e prese di posizione che hanno influenzato il sentire comune. Il mondo dell’arte contemporanea non poteva restare asettico e indifferente rispetto a quest’opportunità globale: con “Quelcheresta di Milano Expo dal 1906 al 2015” il curatore Vittorio Tonon ha saputo selezionare centodieci artisti che raccontano il nostro Paese, rappresentativi del sentire comune rispetto a un evento destinato a passare alla Storia".

La mostra sarà allestita all'Arengo del Broletto dal 14 al 29 ottobre.

v.s.

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