A processo l’uomo che picchiò in strada il figlio di 3 anni

A processo l’uomo che picchiò in strada il figlio di 3 anni
Pubblicato:

VERBANIA  - Al via, martedì 9 con rito abbreviato, il processo a carico dell’uomo, un commerciante 34enne, arrestato la notte tra il 17 e il 18 luglio mentre stava picchiando il figlio di 3 anni sotto casa. Per la sentenza occorrerà attendere la prossima udienza quando verrà sentito l’ultimo testimone. Poi il gup Elena Ceriotti comminerà la pena per i capi d’imputazione di lesioni nei confronti del piccolo e maltrattamenti verso l’ex-compagna, che l’aveva lasciato proprio a causa dei suoi eccessi d’ira ma gli consentiva, di tanto in tanto, di tenere il figlio con sé, ignara di quanto sarebbe poi accaduto. 
Il commerciante era stato arrestato dai carabinieri, in flagranza di reato, sul marciapiede sotto la propria abitazione mentre, in mutande, aveva appena finito d’accanirsi contro il figlio, dopo che i vicini erano intervenuti in difesa del piccolo ed avevano allertato le forze dell’ordine. 
Dopo l’arresto, l’uomo aveva trascorso un periodo in carcere prima d’ottenere il beneficio dei domiciliari. E’ arrivato al processo in stato di detenzione.
Il pubblico ministero, Gianluca Periani, ha acconsentito alla richiesta del rito abbreviato presentata dal difensore, avvocato Luca Ruppen, ma a condizione che venissero sentiti tutti i testimoni, compresa l’ex-compagna. Sono state proprio le testimonianze a dilatare la durata della prima udienza, inducendo il giudice Ceriotti ad aggiornare il processo a data da destinarsi. La difesa punterebbe sulla momentanea ridotta capacità d’intendere e volere indotta dall’abuso d’alcool del 34enne apparso, ai carabinieri, in evidente stato di alterazione.
m.r.

VERBANIA  - Al via, martedì 9 con rito abbreviato, il processo a carico dell’uomo, un commerciante 34enne, arrestato la notte tra il 17 e il 18 luglio mentre stava picchiando il figlio di 3 anni sotto casa. Per la sentenza occorrerà attendere la prossima udienza quando verrà sentito l’ultimo testimone. Poi il gup Elena Ceriotti comminerà la pena per i capi d’imputazione di lesioni nei confronti del piccolo e maltrattamenti verso l’ex-compagna, che l’aveva lasciato proprio a causa dei suoi eccessi d’ira ma gli consentiva, di tanto in tanto, di tenere il figlio con sé, ignara di quanto sarebbe poi accaduto. 
Il commerciante era stato arrestato dai carabinieri, in flagranza di reato, sul marciapiede sotto la propria abitazione mentre, in mutande, aveva appena finito d’accanirsi contro il figlio, dopo che i vicini erano intervenuti in difesa del piccolo ed avevano allertato le forze dell’ordine. 
Dopo l’arresto, l’uomo aveva trascorso un periodo in carcere prima d’ottenere il beneficio dei domiciliari. E’ arrivato al processo in stato di detenzione.
Il pubblico ministero, Gianluca Periani, ha acconsentito alla richiesta del rito abbreviato presentata dal difensore, avvocato Luca Ruppen, ma a condizione che venissero sentiti tutti i testimoni, compresa l’ex-compagna. Sono state proprio le testimonianze a dilatare la durata della prima udienza, inducendo il giudice Ceriotti ad aggiornare il processo a data da destinarsi. La difesa punterebbe sulla momentanea ridotta capacità d’intendere e volere indotta dall’abuso d’alcool del 34enne apparso, ai carabinieri, in evidente stato di alterazione.
m.r.

Seguici sui nostri canali