A giorni il rientro della salma di Fulvio Tadini

A giorni il rientro della salma di Fulvio Tadini
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ARONA - Amava la moto e praticando la sua passione ha perso la vita. In città sono i giorni della commozione, della tristezza e dell’incredulità per la tragica morte di Fulvio Tadini, 60 anni, avvenuta venerdì in Marocco. Vittima di un fatale incidente. Si trovava nel Paese nord africano insieme al figlio Giacomo con il quale aveva programmato un tour nel deserto in moto: non il primo ma uno di tanti altri condivisi nel tempo anche con la moglie. Daniela Carraro insieme alla figlia Federica e alla sorella Nives sono partite immediatamente alla volta del Marocco, il rientro della salma è previsto a giorni. Fulvio Tadini, appassionato di viaggi e moto, era da poco arrivato in Marocco. L’altro giorno si trovava a bordo del mezzo a due ruote quando si è verificato l’incidente costatogli la vita. Ancora da chiarire cosa sia davvero accaduto. La difficoltà più grande ora pare sia trovare la forza per superare l’immenso lutto che ha colpito la famiglia e gli amici più cari. Il dolore per la sua scomparsa, tra chi lo conosceva bene, fa fatica a prendere la forma delle parole lasciando solo vuoto  e silenzio. Silenzio chiesto pubblicamente anche dai famigliari. Comprensibile il riserbo. L’uomo, classe ’56, era molto conosciuto ad Arona anche per la sua attività professionale, titolare della “Tadini Arredamenti”, negozio di via Milano, consolidata realtà del design e dell’arredamento dal 1949. Un professionista che sapeva fare bene il suo lavoro, un grande imprenditore. Un padre e un marito presente, un amico unico. Una persona a 360 gradi, che viveva intensamente la vita. «Un uomo splendido che ti sapeva mettere di buon umore. Un padre presente, un marito stupendo. Un colpo grande, non ci siamo ancora ripresi -, dice Daniele Loffi, insieme alla moglie – Una persona meravigliosa con un cuore grande come una casa». Una casa come quelle di tanti aronesi la cui porta Fulvio ha varcato per via del suo lavoro. Praticato con grande professionalità e competenza, (disegnava lui stesso i mobili e progettava gli interni), lui perno e anima del negozio d’arredamenti nel quale lavoravano anche i suoi figli e la moglie. «Un uomo buono, pieno di inventiva che sapeva sempre come accontentare gli amici e i clienti - ricorda Roberto - Entusiasta del suo lavoro, sapeva coinvolgere nelle sue decisioni. E quando raccontava dei suoi viaggi, e  mostrava le foto, lo faceva con un entusiasmo travolgente. Ho perso un amico, ma i suoi famigliari hanno perso un grande punto di riferimento, un grande padre, un grande marito, un grande uomo». «Il mio pensiero va ai suoi cari, in primis alla mamma Bruna, a Nives sua sorella, alla moglie, ma soprattutto ai figli. Mi auguro che il buon Dio stia a loro vicino in questi attimi di tragedia – dice Franco Bertalli - Ora non mi resta che pregare per loro. Quando una vita viene stroncata così, parole non ne conosco ma ho avuto il privilegio della sua amicizia».
Maria Nausica Bucci

ARONA - Amava la moto e praticando la sua passione ha perso la vita. In città sono i giorni della commozione, della tristezza e dell’incredulità per la tragica morte di Fulvio Tadini, 60 anni, avvenuta venerdì in Marocco. Vittima di un fatale incidente. Si trovava nel Paese nord africano insieme al figlio Giacomo con il quale aveva programmato un tour nel deserto in moto: non il primo ma uno di tanti altri condivisi nel tempo anche con la moglie. Daniela Carraro insieme alla figlia Federica e alla sorella Nives sono partite immediatamente alla volta del Marocco, il rientro della salma è previsto a giorni. Fulvio Tadini, appassionato di viaggi e moto, era da poco arrivato in Marocco. L’altro giorno si trovava a bordo del mezzo a due ruote quando si è verificato l’incidente costatogli la vita. Ancora da chiarire cosa sia davvero accaduto. La difficoltà più grande ora pare sia trovare la forza per superare l’immenso lutto che ha colpito la famiglia e gli amici più cari. Il dolore per la sua scomparsa, tra chi lo conosceva bene, fa fatica a prendere la forma delle parole lasciando solo vuoto  e silenzio. Silenzio chiesto pubblicamente anche dai famigliari. Comprensibile il riserbo. L’uomo, classe ’56, era molto conosciuto ad Arona anche per la sua attività professionale, titolare della “Tadini Arredamenti”, negozio di via Milano, consolidata realtà del design e dell’arredamento dal 1949. Un professionista che sapeva fare bene il suo lavoro, un grande imprenditore. Un padre e un marito presente, un amico unico. Una persona a 360 gradi, che viveva intensamente la vita. «Un uomo splendido che ti sapeva mettere di buon umore. Un padre presente, un marito stupendo. Un colpo grande, non ci siamo ancora ripresi -, dice Daniele Loffi, insieme alla moglie – Una persona meravigliosa con un cuore grande come una casa». Una casa come quelle di tanti aronesi la cui porta Fulvio ha varcato per via del suo lavoro. Praticato con grande professionalità e competenza, (disegnava lui stesso i mobili e progettava gli interni), lui perno e anima del negozio d’arredamenti nel quale lavoravano anche i suoi figli e la moglie. «Un uomo buono, pieno di inventiva che sapeva sempre come accontentare gli amici e i clienti - ricorda Roberto - Entusiasta del suo lavoro, sapeva coinvolgere nelle sue decisioni. E quando raccontava dei suoi viaggi, e  mostrava le foto, lo faceva con un entusiasmo travolgente. Ho perso un amico, ma i suoi famigliari hanno perso un grande punto di riferimento, un grande padre, un grande marito, un grande uomo». «Il mio pensiero va ai suoi cari, in primis alla mamma Bruna, a Nives sua sorella, alla moglie, ma soprattutto ai figli. Mi auguro che il buon Dio stia a loro vicino in questi attimi di tragedia – dice Franco Bertalli - Ora non mi resta che pregare per loro. Quando una vita viene stroncata così, parole non ne conosco ma ho avuto il privilegio della sua amicizia».
Maria Nausica Bucci

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