Verde pubblico, Novara in prima fila

Presto in città verrà realizzato un "Giardino dei Giusti".

Verde pubblico, Novara in prima fila
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Verde pubblico, Novara in prima fila. Durante il convegno dedicato alla “Strategia nazionale del verde urbano” l'annuncio del sindaco di Novara della prossima realizzazione di un "Giardino dei Giusti" in città.

Verde pubblico, Novara in prima fila

verde pubblicoUn “Giardino dei giusti”, un’area verde sul modello da tempo realizzato in diverse località di molti Paesi del mondo, dove ogni essenza è dedicata alla memoria di coloro che si sono segnalati per azioni a favore di perseguitati per ragioni ideologiche o razziali.
E’ forse la “notizia” di maggiore interesse emersa a margine del convegno tenutosi nella giornata di giovedì nel Castello Visconteo - Sforzesco dedicato alla “Strategia nazionale del verde urbano”. Ad annunciarla è stata lo stesso sindaco Alessandro Canelli, anticipando come un’area, da riqualificare, sarebbe già stata individuata in piazza Camillo Golgi (tra viale Roma e baluardo Massimo d’Azeglio), così come il primo “giusto” da ricordare: «Avrei pensato - ha infatti aggiunto il primo cittadino - a una figura come quella di monsignor Leone Ossola, da tutti ricordato come il vescovo della Liberazione, per il suo impegno profuso a difesa della città nelle delicate giornate che segnarono il trapasso dall’occupazione nazi - fascista all’inizio dell’amministrazione da parte delle forze del Cln».

“Strategia nazionale del verde urbano”, siglato protocollo d'intesa

verde pubblicoL’annuncio di Canelli è stato preceduto dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa, da parte del neo presidente della Fondazione Castello, Massimiliano Atelli, intervenuto nelle vesti di rappresentante del competente Comitato ministeriale per lo sviluppo del verde pubblico, e dell’assessore all’Ambiente e al Verde del Comune di Torino, Alberto Unia. A questo accordo, che vede al momento l’Amministrazione guidata da Chiara Appendino come “capofila”, hanno già dato la loro adesione anche la Città Metropolitana (nella sostanza, l’ex Provincia) di Torino e la Regione Piemonte.
Oltre che ad essere in qualche modo “padrone di casa” dell’evento, il Comune di Novara non è stato unicamente spettatore. E la sua adesione a questo “Piano” è molto più di una speranza, anche se decisamente impegnativa. Così Canelli: «L’aver ospitato questo convegno nazionale deve essere uno stimolo nel migliorare la qualità della vita nella nostra città attraverso un incremento delle aree verdi. Al momento possiamo contare su un milione e mezzo di metri quadri di “verde” e oltre 15 mila alberi. Una dotazione che deve essere aumentata».
l.ma.

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