Teatro Coccia, situazione di impasse dopo le dimissioni di quattro consiglieri

Incarico temporaneo di direttore artistico al maestro Matteo Beltrami.

Teatro Coccia, situazione di impasse dopo le dimissioni di quattro consiglieri
Pubblicato:
Aggiornato:

Teatro Coccia, situazione di impasse dopo le dimissioni di quattro consiglieri. L'incarico temporaneo di direttore artistico è stato affidato al maestro Matteo Beltrami.

Teatro Coccia, situazione di impasse

Situazione di assoluta impasse per la nomina del nuovo direttore del Teatro Coccia di Novara. A causarla le dimissioni di quattro consiglieri. Dal CdA della Fondazione Teatro Coccia sono usciti Pietro Boroli, Federica Cristina, Anna Chiara Invernizzi e Carlo Robiglio. A curare la direzione artistica, per traghettare la stagione nella fase finale, è stato incaricato martedì pomeriggio Matteo Beltrami, già in forza al teatro come direttore musicale e collaboratore di Renata Rapetti. Le dimissioni di Rapetti, che dal 2011 era alla guida del Coccia, sono arrivate come un fulmine a ciel sereno alla fine di febbraio. Hanno dato il la alla manifestazione di interesse finalizzata all’acquisizione della disponibilità di soggetti interessati al conferimento dell’incarico di direttore della Fondazione. Un avviso esplorativo per un duplice incarico (organizzativo, gestionale e amministrativo accanto a quello di direzione artistica). Non si tratta di procedura concorsuale, non sono previste graduatorie o attribuzioni di punteggi, ma solo giudizio di idoneità. Oltre 50 le domande pervenute che, step dopo step, sono scese a 4.

I candidati arrivati al colloquio

Tanti i candidati arrivati al colloquio: Raffaele Polcino, componente della direzione artistica della Fondazione Arena di Verona quale coordinatore della programmazione; Antonio Calbi, direttore del Teatro di Roma; Antonio Desiderio, una carriera da manager e organizzatore; Gianna Fratta, direttore d’orchestra, che al Coccia nel febbraio scorso ha guidato con la sua bacchetta il Nabucco novarese. Due hanno poi superato i colloqui: Calbi e Fratta. Ed è proprio sui due nomi che è scoppiata la bagarre in Consiglio. I quattro dimissionari erano pro Calbi, che poi ha rinunciato all’incarico, mentre solo la presidente Carmen Manfredda era a favore di Fratta che, visto l’incarico di docente al Conservatorio di Foggia e gli impegni per le tournée, avrebbe garantito una presenza ridotta a Novara (senza però aver mai diretto un teatro).

«Clima conflittuale»

Lo scontro è avvenuto sulla differente interpretazione della modalità di scelta. Di qui l’uscita di scena dei quattro consiglieri mentre Manfredda, ex magistrato, rimane in sella.
E ora come uscire dall’impasse? «Si è creata una situazione di stallo – dichiara il sindaco Alessandro Canelli che guida l’assemblea dei soci della Fondazione – a seguito di un clima conflittuale su un percorso di selezione che doveva essere di massima trasparenza rispetto al passato, ma che non è stato gestito bene. Ben quattro consiglieri su cinque hanno lamentato un clima poco idoneo e partecipato, poco collegiale nella conduzione del Consiglio. Ho incontrato i soci privati del Coccia, la Fondazione Banca Popolare di Novara e la De Agostini. Fondamentale il loro contributo al percorso decisionale che dovrà portare a sbloccare la situazione. È emersa una visione comune sulla strada da intraprendere. D’accordo con la presidente Manfredda abbiamo affidato l’incarico pro tempore di direttore artistico al maestro Matteo Beltrami che ha concorso all’allestimento della stagione in corso».

«Nuovo Cda o revoca della presidente»

«Mi preme però che la governance del teatro sia ripristinata al più presto  - continua il primo cittadino - e che si possano approntare gli strumenti per realizzare un progetto culturale e artistico. Entro pochi giorni con i soci decideremo circa le modalità di ricostruzione del CdA che dovrà pronunciarsi sul nuovo direttore, incarico questo che spetta al Consiglio. Due sono le strade che si aprono: o la nomina di quattro consiglieri al posto dei dimissionari o la revoca del presidente per andare a creare una composizione completamente nuova». Il bando rimane ancora in pista. Ma sulle dichiarazioni di un candidato, Gianna Fratta, agli organi di stampa il sindaco Canelli ha qualcosa da dire: «Non mi risulta che la procedura di individuazione del direttore sia conclusa. Sarebbe a mio parere opportuno che il candidato a una procedura di selezione pubblica si astenesse dal rendere dichiarazioni alla stampa quando è di fatto ancora aperta, evitando in questo modo possibili turbative del procedimento o di influenzarne eventualmente l’iter».
Eleonora Groppetti

Seguici sui nostri canali