Rogo di Mortara: Arpa Lombardia, “Livelli di diossine non preoccupanti”

Rogo di Mortara: Arpa Lombardia, “Livelli di diossine non preoccupanti”
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NOVARA, L’Arpa Lombardia ha diffuso nel pomeriggio di oggi, sabato 9 settembre, i primi dati relativi all’esame dell’aria nella zona di Mortara, dove mercoledì all’alba è scoppiato un vasto incendio alla ditta Eredi Bertè di via Enrico Fermi, rogo che ha coinvolto una grande quantità di rifiuti, mandando in cenere plastica, metalli e altre tipologie di materiali.Il fumo con relativo possibile pericolo di diossina ha preoccupato e interessato non poco anche la zona del Novarese, prima i Comuni più vicini alla Lomellina, come Vespolate, Tornaco, Borgolavezzaro e Cerano, poi anche la stessa Novara, dove – giovedì pomeriggio – il forte odore di bruciato è stato sentito in tutta città.I dati sarebbero al momento piuttosto tranquillizzanti. Il primo campionatore, installato in via Bossi Gregotti, che copre una fascia oraria da mezzogiorno di mercoledì, giorno del rogo, alle 11 di giovedì, ha misurato 0,50 picogrammi equivalenti per metro cubo di diossina e furani. Il secondo, dalla mezzanotte di mercoledì a mezzogiorno di giovedì, “0,44. La concentrazione di benzoapirene è inferiore a 0.33 e 0.66 nanogrammi al metrocubo”.“Le concentrazioni – spiega ancora Arpa - sono lievemente superiori al valore di 0.3 per esposizioni prolungate nel tempo, oltre il quale l'Organizzazione mondiale della sanità suggerisce di indagare la presenza di sorgenti da porre sotto controllo”. “I valori rilevati sono in linea con le attese e comunque più bassi di quanto già rilevato, anche recentemente, in incendi analoghi – spiega Bruno Simini, presidente dell'Agenzia sul sito dell’Arpa – Inoltre, con lo spegnimento dell'incendio e grazie alle condizioni meteo favorevoli previste per i prossimi giorni, è presumibile il totale abbattimento delle emissioni". Come indica lo stesso titolo dell’informazione dell’Arpa, dunque, “livelli di diossine non preoccupanti dal punto di vista ambientale”. Nelle valutazioni che seguiranno, a carico delle Autorità Sanitarie competenti, peraltro già informate, verrà di conseguenza tenuto conto anche della durata limitata del tempo dell'esposizione, dato che i riferimenti scientifici e normativi considerano che il rischio, per questi inquinanti, è di tipo cumulativo. Anche la misura e valutazione dell'eventuale impatto degli inquinanti su matrici alimentari, verranno svolte, se ritenuto necessario, rileva ancora l’Arpa, dalle Autorità Sanitarie. I tecnici di Arpa sono stati presenti sul luogo senza soluzione di continuità, garantendo il presidio della matrice ambientale. Il monitoraggio della qualità dell’aria, intanto, continua grazie alle stazioni fisse di Mortara, Vigevano e Parona.Mo.c.

NOVARA, L’Arpa Lombardia ha diffuso nel pomeriggio di oggi, sabato 9 settembre, i primi dati relativi all’esame dell’aria nella zona di Mortara, dove mercoledì all’alba è scoppiato un vasto incendio alla ditta Eredi Bertè di via Enrico Fermi, rogo che ha coinvolto una grande quantità di rifiuti, mandando in cenere plastica, metalli e altre tipologie di materiali.Il fumo con relativo possibile pericolo di diossina ha preoccupato e interessato non poco anche la zona del Novarese, prima i Comuni più vicini alla Lomellina, come Vespolate, Tornaco, Borgolavezzaro e Cerano, poi anche la stessa Novara, dove – giovedì pomeriggio – il forte odore di bruciato è stato sentito in tutta città.I dati sarebbero al momento piuttosto tranquillizzanti. Il primo campionatore, installato in via Bossi Gregotti, che copre una fascia oraria da mezzogiorno di mercoledì, giorno del rogo, alle 11 di giovedì, ha misurato 0,50 picogrammi equivalenti per metro cubo di diossina e furani. Il secondo, dalla mezzanotte di mercoledì a mezzogiorno di giovedì, “0,44. La concentrazione di benzoapirene è inferiore a 0.33 e 0.66 nanogrammi al metrocubo”.“Le concentrazioni – spiega ancora Arpa - sono lievemente superiori al valore di 0.3 per esposizioni prolungate nel tempo, oltre il quale l'Organizzazione mondiale della sanità suggerisce di indagare la presenza di sorgenti da porre sotto controllo”. “I valori rilevati sono in linea con le attese e comunque più bassi di quanto già rilevato, anche recentemente, in incendi analoghi – spiega Bruno Simini, presidente dell'Agenzia sul sito dell’Arpa – Inoltre, con lo spegnimento dell'incendio e grazie alle condizioni meteo favorevoli previste per i prossimi giorni, è presumibile il totale abbattimento delle emissioni". Come indica lo stesso titolo dell’informazione dell’Arpa, dunque, “livelli di diossine non preoccupanti dal punto di vista ambientale”. Nelle valutazioni che seguiranno, a carico delle Autorità Sanitarie competenti, peraltro già informate, verrà di conseguenza tenuto conto anche della durata limitata del tempo dell'esposizione, dato che i riferimenti scientifici e normativi considerano che il rischio, per questi inquinanti, è di tipo cumulativo. Anche la misura e valutazione dell'eventuale impatto degli inquinanti su matrici alimentari, verranno svolte, se ritenuto necessario, rileva ancora l’Arpa, dalle Autorità Sanitarie. I tecnici di Arpa sono stati presenti sul luogo senza soluzione di continuità, garantendo il presidio della matrice ambientale. Il monitoraggio della qualità dell’aria, intanto, continua grazie alle stazioni fisse di Mortara, Vigevano e Parona.Mo.c.

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