Nel testamento lascia un milione e mezzo di euro a Verbania

Nel testamento lascia un milione e mezzo di euro a Verbania
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VERBANIA - Quella di venerdì pomeriggio, sotto i portici del municipio in piazza Garibaldi, non è stata la semplice presentazione dei tre nuovi mezzi della Croce Verde. E’ stato un grazie di Verbania a Fosca Castelletti, l’ex- impiegata della Nestlè di Intra, morta a 89 anni all’Eremo di Miazzina. Una manifestazione di riconoscenza perché, col suo generoso lascito testamentario (un milione e mezzo di euro), ha consentito non soltanto alla pubblica assistenza di potenziare il parco mezzi e ampliare i servizi all’utenza. Nell’elenco dei beneficiari ci sono anche Asl, casa di riposo Maurizio Muller e parrocchia di Trobaso, la frazione dove la benefattrice ha abitato sino al trasferimento a Miazzina. L’Asl, ha spiegato il direttore generale Giovanni Caruso, ha potuto completare l’unità di Terapia intensiva al Castelli e, sempre all’ospedale di Verbania, s’accinge a terminare i lavori di ammodernamento di dialisi. La casa di riposo, è intervenuto il direttore Massimo Maspoli, ha potuto acquistare attrezzature, sia mediche che per la cucina, e avviare nuovi servizi per i suoi ospiti. La parrocchia, ha concluso don Adriano Micotti, è diventata proprietaria degli immobili della Castelletti che utilizzerà, rispettandone la volontà, a beneficio della comunità.
Il presidente della Croce Verde, Luca Sforzini, ha illustrato le caratteristiche dei due furgoni Volkswagen Caddy adibiti a trasporto disabili, e di un’auto Volkswagen Tiguan 4x4. I primi sono attrezzati per il trasporto di disabili, la seconda per quello degli organi per i trapianti.
Dal sindaco Silvia Marchionini è arrivato il grazie della città: «La generosità del lascito ha sorpreso tutti. Fosca Castelletti ha vissuto una vita modesta, al punto da far ritenere chi la conosceva che avesse problemi economici. In realtà era una donna d’altri tempi, che conosceva il valore del denaro e la fatica fatta per guadagnarlo. Per questo non ha mai scialato e ha deciso, con un gesto di generosità, di lasciare le sue sostanze a beneficio della comunità». «Quando s’è saputa la notizia – ha scherzato Franco Dazzi, presidente del Consorzio servizi sociali, suo direttore nello stabilimento di Intra – m’hanno chiesto se, all’epoca in cui Fosca lavorava nello stabilimento di Intra, la Nestlè pagasse così bene. Oggi ho telefonato alla direzione generale del gruppo a Milano per chiedere che la notizia sia data sul nostro bollettino». 
Mauro Rampinini

VERBANIA - Quella di venerdì pomeriggio, sotto i portici del municipio in piazza Garibaldi, non è stata la semplice presentazione dei tre nuovi mezzi della Croce Verde. E’ stato un grazie di Verbania a Fosca Castelletti, l’ex- impiegata della Nestlè di Intra, morta a 89 anni all’Eremo di Miazzina. Una manifestazione di riconoscenza perché, col suo generoso lascito testamentario (un milione e mezzo di euro), ha consentito non soltanto alla pubblica assistenza di potenziare il parco mezzi e ampliare i servizi all’utenza. Nell’elenco dei beneficiari ci sono anche Asl, casa di riposo Maurizio Muller e parrocchia di Trobaso, la frazione dove la benefattrice ha abitato sino al trasferimento a Miazzina. L’Asl, ha spiegato il direttore generale Giovanni Caruso, ha potuto completare l’unità di Terapia intensiva al Castelli e, sempre all’ospedale di Verbania, s’accinge a terminare i lavori di ammodernamento di dialisi. La casa di riposo, è intervenuto il direttore Massimo Maspoli, ha potuto acquistare attrezzature, sia mediche che per la cucina, e avviare nuovi servizi per i suoi ospiti. La parrocchia, ha concluso don Adriano Micotti, è diventata proprietaria degli immobili della Castelletti che utilizzerà, rispettandone la volontà, a beneficio della comunità.
Il presidente della Croce Verde, Luca Sforzini, ha illustrato le caratteristiche dei due furgoni Volkswagen Caddy adibiti a trasporto disabili, e di un’auto Volkswagen Tiguan 4x4. I primi sono attrezzati per il trasporto di disabili, la seconda per quello degli organi per i trapianti.
Dal sindaco Silvia Marchionini è arrivato il grazie della città: «La generosità del lascito ha sorpreso tutti. Fosca Castelletti ha vissuto una vita modesta, al punto da far ritenere chi la conosceva che avesse problemi economici. In realtà era una donna d’altri tempi, che conosceva il valore del denaro e la fatica fatta per guadagnarlo. Per questo non ha mai scialato e ha deciso, con un gesto di generosità, di lasciare le sue sostanze a beneficio della comunità». «Quando s’è saputa la notizia – ha scherzato Franco Dazzi, presidente del Consorzio servizi sociali, suo direttore nello stabilimento di Intra – m’hanno chiesto se, all’epoca in cui Fosca lavorava nello stabilimento di Intra, la Nestlè pagasse così bene. Oggi ho telefonato alla direzione generale del gruppo a Milano per chiedere che la notizia sia data sul nostro bollettino». 
Mauro Rampinini

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