A Borgomanero impiantato un dispositivo all’avanguardia per la cura del cuore

A Borgomanero impiantato un dispositivo all’avanguardia per la cura del cuore
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BORGOMANERO – Piemonte all’avanguardia nella lotta allo scompenso cardiaco, anche grazie all’attività del presidio ospedaliero di Borgomanero. Nei giorni scorsi al Santissima Trinità è stato impiantato un nuovo dispositivo per la cura del cuore. L’intervento, effettuato dalla dottoressa Paola Paffoni insieme al direttore della struttura Umberto Parravicini, è durato circa cinquanta m

BORGOMANERO – Piemonte all’avanguardia nella lotta allo scompenso cardiaco, anche grazie all’attività del presidio ospedaliero di Borgomanero. Nei giorni scorsi al Santissima Trinità è stato impiantato un nuovo dispositivo per la cura del cuore. L’intervento, effettuato dalla dottoressa Paola Paffoni insieme al direttore della struttura Umberto Parravicini, è durato circa cinquanta minuti in anestesia locale ed è perfettamente riuscito.

Il dispositivo impiantato, sebbene molto simile a un comune pacemaker, genera degli impulsi elettrici per rimodulare il metabolismo del calcio nel cuore. In un organo scompensato, infatti, si riduce l’attività dei geni e delle proteine che rilasciano il calcio. La sua concentrazione intracellulare così si riduce, riducendo la capacità del cuore di contrarsi e di pompare quindi sangue nel corpo. Con la stimolazione erogata da questo nuovo dispositivo nota come CCM (Cardiac Contractility Modulation), invece, si riattiva il processo di rilascio del calcio nella cellula cardiaca. Potranno beneficiare di questo trattamento tutti quei malati che non rispondono alle terapie attualmente disponibili.

“L’insufficienza cardiaca costituisce un problema di salute pubblica di enorme rilievo – afferma Umberto Parravicini - a soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono 600mila persone e si stima che la sua frequenza raddoppi ad ogni decade di età. In Piemonte i ricoveri rappresentano il 2,2% del totale dei ricoveri, quasi 12mila l’anno. Dopo i 65 anni arriva al 10% circa e rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale. La ricerca scientifica fornisce però oggi nuove terapie per far fronte allo scompenso cardiaco – prosegue – Il Piemonte si dimostra ancora una volta all’avanguardia nell’adozione di nuove terapie efficaci nella lottaallo scompenso cardiaco e l’Ospedale di Borgomanero costituisce uno dei punti di riferimento nella gestione di pazienti con questa patologia”.

l.pa.

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